The remains of a villa were excavated near the church of San Pietro ad centum muros in the nineteenth century. Based on epigraphic evidence, the site is connected with M. Vipsanius Agrippa.
Dotati di strumentazioni d’avanguardia, MOLAB-CNR e CHNet-INFN, i laboratori mobili di E-RIHS.it, rappresentano un’eccellenza italiana unica grazie soprattutto alle competenze dei ricercatori nell’analisi dei dati.
L’accesso alle tecniche e agli strumenti portatili dei laboratori mobili MOLAB-CNR e CHNet-INFN fornisce ai ricercatori nel settore dei Beni Culturali (storici dell’arte, archeologi, restauratori, chimici, fisici, biologi, ecc.) la possibilità di realizzare progetti di diagnostica non-invasiva avanzata, con indagini in situ, funzionali a ricerche multidisciplinari nei settori della conoscenza, conservazione e fruizione del patrimonio culturale italiano.
Visualizzazione 4D della Divina Commedia Ms. 1102 dalla Biblioteca Angelica. Il manoscritto 1102 della Divina Commedia di Dante Alighieri è stato realizzato in ambito emiliano, nel secondo quarto del XIV secolo, secondo i più recenti studi, dunque poco dopo la morte del poeta. Le carte, in pergamena, misurano 345 x 240 mm. La tradizione manoscritta della Commedia è molto ricca e il codice della Biblioteca Angelica è uno degli esemplari più antichi e preziosi del poema dantesco.
Il ricchissimo programma iconografico prevedeva 100 miniature, una per ogni canto del poema, a introdurne l’apertura. Ma solo le 34 miniature dell’Inferno furono realizzate; delle altre ci restano gli spazi bianchi destinati a ospitarle.
Numerose sono le abrasioni e le censure sulle immagini miniate, in particolare sulle nudità dei diavoli, forse operate da un proprietario particolarmente devoto. In numerose carte sono visibili macchie generate da passati agenti biodeteriogeni.
Modello 4D del LIBRO D'ORE Ms. 459 della Biblioteca Angelica. Il Libro d’Ore (ms. 459) è un compendio di testi devozionali a uso dei laici, modellato sul Breviario dei religiosi, il cui nucleo è costituito dall’Ufficio della Vergine. Questo manoscritto latino, in minuscola gotica francese, fu realizzato nella prima metà del XV secolo in ambito francese, su pergamena. È riccamente illustrato da 15 miniature a piena pagina con dorature. I libri d’ore cominciarono a diffondersi dalla metà del XIII secolo ed ebbero una straordinaria diffusione nei secoli XIV e XV, soprattutto in Francia e nei Paesi Bass, quando dalla preghiera collettiva, orale e ad alta voce, si passò a quella personale e silenziosa. Il loro semplice possesso era considerato garanzia di protezione, quasi fossero degli amuleti da portare con sé.
Visualizzazione 4D del De Balneis Puteolanis Ms. 1474 della Biblioteca Angelica. Il De Balneis Puteolanis è un poema in latino composto tra il 1211 e il 1221 che celebra le proprietà terapeutiche dei Bagni di Pozzuoli e Baia, ormai in rovina. L’autore è Pietro da Eboli, poeta attivo presso la corte normanna e poi sveva che, secondo la tradizione, lo dedicò all’imperatore Federico II di Svevia. L’originale andò presto perduto ma l’opera godette di una notevole fortuna e numerose copie furono realizzate nel corso del tempo. Questa della Biblioteca Angelica è la più antica che si conosca, commissionata forse dal figlio di Federico II, Manfredi, per onorare suo padre. Ed è anche la più preziosa per via delle sue miniature, piene di storie e di oro. Sono l’opera di una bottega napoletana della metà del 1200.
The Visual Computing Lab of ISTI-CNR was involved in the setup of the temporary exhibition Il viaggio oltre la vita. Gli Etruschi e l'aldilà tra capolavori e realtà virtuale, focused on the depiction of the afterlife by the Etruscan civilization. The curators of the exhibition asked for a 3D model of the famous "Sarcofago Degli Sposi" (Sarcophagus of the Spouses) from the National Etruscan Museum of Villa Giulia, in Rome; the model should have been good enough for the creation of a presentation video. On-the-field work lasted around one day (plus 2-3 hours for the photos). We used a Minolta Vivid 910 triangulation laser scanner to digitize the shape of the artwork. We took 352 scans, for a total of 3.1 GB of raw data. The scans have been then aligned and merged in a single triangulated surface. The final model, generated at a resolution of 0.5mm was composed of 60 million triangles. The geometry was then color-mapped using the photos taken at the museum. As the intended use for the 3D model was a rendered video, we tested it inside Blender.
All the data processing (alignment, cleaning, merging, color mapping) was carried out using MeshLab, an open-source 3D models visualization and processing tool, developed by the Visual Computing Lab ISTI-CNR. The 3D model of the Sarcophagus has been also made available for online browsing. The viewer, accessible from the link on the left, let the user explore the complex object using a simple interface.
The viewer has been created using 3DHOP, an open-source tool for the onlione publication of high-resolution 3D models, developed by the Visual Computing Lab ISTI-CNR.
Zancle was founded as Greek colony in the eighth century B.C. Home of the Mamertines who called for Roman assistance against Carthaginian forces in 264 B.C., sparking the First Punic War.
The open source system for processing and editing 3D triangular meshes.
It provides a set of tools for editing, cleaning, healing, inspecting, rendering, texturing and converting meshes. It offers features for processing raw data produced by 3D digitization tools/devices and for preparing models for 3D printing.
Il progetto “Memorie di cose, Memorie di Luoghi, Memorie di vita” è uno spin-off del progetto ARAM (https://www.mappalab.eu/aram/) e si inserisce nel percorso di documentazione e riscoperta del territorio montano del versante versiliese delle Alpi Apuane, partendo dal coinvolgimento dei bambini e delle bambine dell’Istituto Comprensivo Martiri di Sant’Anna di Stazzema. A partecipare sono la scuola per l’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria inferiore. Grazie alla collaborazione tra il team del MAPPALab. del Laboratorio Multimediale, delle cattedre di Antropologia Culturale e Metodologia della Ricerca Archeologica del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa con il corpo docente dell’Istituto, i bambini e le bambine diventeranno protagonisti della riscoperta del proprio territorio, sperimentando i metodi e le pratiche dell’archeologia e dell’antropologia.
An archaeological site in the Theban Hills on the West Bank of the Nile river opposite Luxor, Egypt. The location is best known for the Mortuary Temple of Ramesses III.
Medeon was a polis of ancient Greece with occupation stretching from the Archaic period to Late Antiquity. It is located southeast of Aspra Spitia, Viotia, Central Greece.
The MedAfrica Project set out to produce the first comprehensive, empirical and interpretative synthesis of long-term social and economic dynamics on the African flank of the Mediterranean between the end of the last glacial (ca. 9600 BC) and the arrival of Phoenicians and Greeks (between 800 and 600 BC), and to identify major factors shaping the patterns detected. To address these questions, MedAfriCarbon, a large and up-to-date database of published radiocarbon dates, was assembled with a systematic association of key cultural markers (e.g. presence/absence of domestic/wild species and material culture elements), allowing the first comprehensive chronological and cultural story for the prehistory of this region to emerge for a generation.
MedAfrica project sets out to produce the first up-to-date, comprehensive, problematised synthesis and interpretation for a generation of what can be established about long-term social and economic dynamics on the African flank of the Mediterranean between the end of the last glacial (ca. 9600BC) and the arrival of Phoenicians and Greeks (variably 800-600BC), and to identify major factors shaping the patterns detected.
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Corso di formazione su strumenti e funzionalità del Geoportale (2023)
Sono online, sul canale YouTube dell’ICA, le registrazioni del corso di formazione su strumenti operativi e funzionalità del Geoportale Nazionale per l’Archeologia, tenutosi a Roma, presso la sede dell’ICA nei giorni 27, 28 e 29 novembre 2023.
Il corso è stato indirizzato al personale tecnico del MiC e ad archeologi liberi professionisti che svolgano, autonomamente o presso ditte, attività per le quali è richiesta l’implementazione del GNA.
Si ricorda che la pubblicazione di queste registrazioni è stata fatta al solo fine di rendere disponibili e condividere con una più ampia platea di interessati i contenuti emersi in occasione del corso. La visione in differita non dà, tuttavia, luogo al rilascio di attestazioni o crediti formativi.
Di seguito i link alle registrazioni delle tre giornate, con una sintesi dei relativi contenuti e le presentazioni dei relatori: