Il progetto si pone come obiettivo l’indagine delle necropoli urbane di Pisa tra tarda-antichità e bassomedioevo, attraverso metodi di analisi spaziale e di social network analysis. In particolare, riguarda lo studio della distribuzione e della tipologia delle sepolture in ambito urbano per evidenziare a livello topografico i rapporti tra aree sepolcrali e topografia cristiana, la composizione etnica, sociale e (ove possibile) familiare delle aree cimiteriali, la disseminazione come open data attraverso il repository MOD del dataset prodotto. Il lavoro si svolge all’interno del Laboratorio MAPPA e si posiziona nel solco dell’archeologia quantitativa e computazionale.
Initié en 2012, le programme ACoR a pour objectif de développer un atlas des techniques de la construction romaine, sur un large champ géographique et chronologique. Il s'est concrétisé dans la réalisation d'une base de données, consultable sur ce site web, qui établit un corpus de techniques, identifiées, classées et localisées dans un territoire, un site et un édifice.
Il progetto RAPTOR, acronimo di Ricerca Archivi e Pratiche per la Tutela Operativa Regionale, nasce dall’idea di avere a disposizione un sistema informativo versatile che consenta di rispondere alle diverse esigenze quotidiane dei funzionari archeologi della Soprintendenza, gestendo in una struttura unitaria ed integrata la parte burocratica e quella topografica; tale aspetto è infatti imprescindibile, soprattutto per la tutela del patrimonio archeologico, in qualità di ricaduta tangibile del procedimento amministrativo nella realtà territoriale.
RESEARCH (REmote Sensing techniques for ARCHaeology) aims at testing risk assessment methodology using an integrated system of documentation and research in the fields of archaeology and environmental studies. It will introduce a strategy and select most efficient tools for risk assessment and harmonization of data, criteria, and indicators, to be used to assess and monitor the impact of environmental changes on tangible cultural heritage assets. The project addresses the design and development of a multi-task thematic platform, combining advanced remote sensing technologies with GIS application for mapping and long-term monitoring of archaeological heritage in order to identify changes due to environmental factors, climate change, and anthropic pressures.
Lo scopo del progetto didattico è quello di introdurre gli studenti allo studio diacronico dei paesaggi abbandonati dell’area apuo-versiliese, esplorando i luoghi di “risorgenza”, ovvero quelle aree che sono state teatro di attività economiche e di sussistenza e che sono oggi abbandonate. Gli studenti saranno invitati ad esplorare le risposte multispecie all’abbandono di pascoli, foreste, aree coltivate e cave, documentando le dinamiche di occupazione degli spazi da parte delle specie pioniere (animali e vegetali) e di come queste possano offrire informazioni importanti per ricostruire le storie dei territori d’altura.
Il presente progetto è parte di un dottorato di ricerca in Intelligenza Artificiale presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa. Il suo scopo principale è quello di utilizzare modelli basati di IA per ricostruire il paesaggio vegetale dei tempi antichi e identificarne la tipologia di bioma, sulla base di dati botanici archeologici. Particolare importanza viene data in questo progetto alle analisi dei pollini, attraverso le quali è possibile studiare la vegetazione presente in un’area specifica in un determinato momento storico. I risultati della conta dei grani di polline conservati nei sedimenti sono processati attraverso tecniche di IA predittive e generative in modo da identificare il bioma e generare ipotetici scenari di come avrebbe potuto apparire il paleoambiente dell’area indagata.
This project is the result of an interdisciplinary study that has involved disciplines as architecture, archaeology, acoustics and computer science. The main challenge have been to demonstrate how these disciplines can collaborate in order to achieve new information about ancient buildings that are now almost completely destroyed, and how they can improve the valorization of these monuments.
The project aim is to establish how salt was produced before their installation and how salt production kept pace with the rising population of the early states, in particular Rome. We will investigate these questions with an up-to-date methodology to contribute with a historically important case study to the global archaeological and anthropological debate on salt-making and resource control in the context of prehistoric and early state societies.
Scan4Reco will develop a novel portable, integrated and modular solution for customized and thus cost-effective, automatic digitization and analysis of cultural heritage objects (CHOs), even in situ. A multi-sensorial 3D scanning - facilitated by a mechanical arm – will collect multi-spectra data and then, a hierarchical approach for 3D reconstruction of CHOs will be applied, enabling multi-layered rendering, advancing both analysis and 3D printing procedures. The goal will be to create highly accurate digital surrogates of CHOs, providing also detailed insight over their surface and also the volumetric structure, material composition and shape/structure of underlying materials, enabling rendering either via visualization techniques or via multi-material 3D printing.
Il Museo Claudio Faina di Orvieto ospita la ricca collezione di antichità raccolta dai conti Mauro ed Eugenio a partire dal 1864. Ha sede all'interno del Palazzo Faina, posto nella piazza del Duomo, proprio di fronte alla cattedrale. È gestito dalla Fondazione per il Museo Claudio Faina di Orvieto.
La raccolta contiene oltre mille oggetti di bronzo appartenenti a tipologie eterogenee, distribuite lungo un arco cronologico che va dall'età del Bronzo all'epoca romana. I nuclei più consistenti sono costituiti dai bronzetti votivi e dal vasellame; sono presenti anche utensili, armi, bardature equine, specchi, oggetti di abbigliamento e ornamento e alcuni falsi.
La banca-dati intende fungere da sussidio informatico per le ricerche sulle produzioni bronzistiche di età etrusca, in particolare di quei centri e di quei territori (soprattutto Chiusi, Orvieto, Perugia) da dove provengono gli oggetti che fanno parte della raccolta.
SHARED – Semantic-based Heterogeneous Archive for Reusable Exchangeable Data in Archaeology and Archaeometry è un progetto di dottorato innovativo volto alla creazione di una digital collection avanzata, integrabile in piattaforme digitali esistenti, per archiviare, correlare, visualizzare e condividere dati archeologici e archeometrici. Questo sistema mira a connettere tali dati con informazioni eterogenee provenienti da domini complementari, come la geologia, la chimica, la fisica e la geografia, utilizzando tecniche di metadatazione automatizzata basate su AI e su Natural Language Processing.
Il SITAR – Sistema Informativo Territoriale Archeologico di Roma – nasce nel 2007 per accogliere l’esigenza della Soprintendenza Speciale di Roma di dotarsi di uno strumento tecnologico in grado di supportare il complesso lavoro di pianificazione territoriale di qualità che mettesse al centro dello sviluppo il valore strategico dei beni culturali. Il suo obiettivo è quello di rendere libera e accessibile la conoscenza archeologica.
TARKUNIA: Fonti letterarie antiche su Tarquinia è un progetto interdisciplinare volto alla creazione di un database per la raccolta e consultazione delle fonti antiche relative alla città etrusca di Tarquinia.
Tarquinia is one of the foremost Etruscan cities, and its necropolis with the famous painted tombs is a UNESCO World Heritage Site (nominated 2004). The Università degli Studi di Milano is in charge of the excavations and researches on the Civita plateau, under the direction of M. Bonghi Jovino (since 1982) and currently of G. Bagnasco Gianni (since 2004), in agreement with the Superintendency of Southern Etruria and the local Authorities.
Documentare le attività svolte per la tutela del patrimonio culturale colpito dal sisma, riflettere con la comunità scientifica, analizzare le criticità e i successi, è il fondamento per trasmettere, a chi nel futuro dovrà affrontare emergenze simili, procedure e interventi che limitino i danni a persone e cose e consentano aiuti immediati ed efficaci.
Progetto TESS, che prende le mosse dalla elaborazione di una scheda funzionale alla realizzazione di un censimento di ogni tipologia di rivestimento pavimentale attestata in Italia.
The InscriptiFact Digital Image Library is designed to allow access via the Internet to high-resolution images of ancient inscriptions and artifacts, primarily from the Near Eastern and Mediterranean Worlds. The target inscriptions are some of the earliest written records in the world from an array of international museums and libraries and field projects where inscriptions still remain in situ. Included are, for example, Dead Sea Scrolls; cuneiform tablets from Mesopotamia and Canaan; papyri from Egypt; inscriptions on stone from Jordan, Lebanon and Cyprus; Hebrew, Aramaic, Ammonite and Edomite inscriptions on a variety of hard media (e.g., clay sherds, copper, semi-precious stones, jar handles); and Egyptian scarabs. These ancient texts represent religious and historical documents that serve as a foundation and historical point of reference for Judaism, Christianity, Islam and the cultures out of which they emerged.
The present project aims to contribute to the analysis of the medieval notary in the Western Mediterranean societies and to the study of his activity, focusing on the urban area of the Crown of Aragon. A wide chronological frame is necessary to fully analyse the evolution of this institution from its beginnings in the 13th century up to its definitive establishment in the 15th century.
Comparative studies are promoted to carry out an in-depth analysis of the relations that are formed between the notary of the Crown of Aragon and the notary that we find in other regions of the area of influence of Roman law. Specifically, attention is focused on the territories of the Iberian and Italian Peninsula, and the islands of Majorca, Sardinia and Sicily.
The project aims at applying on sample areas (maritime landscapes of Torre Santa Sabina, Grado, Resnik/Siculi, Caorle) a methodological and technological protocol based on research/ knowledge and development/communication of an underwater archeological site that is complex and multi-stratified, characterized by strong diversity. The project’s objective is therefore to transform the site into an underwater archaeological park (or eco-museum) through innovative and/or experimental methodologies and techniques in order to try to reduce the loss of important cultural heritages as well as to guarantee an economic spin-off deriving directly from the creation of a sector linked to the tourist-cultural promotion of the context of reference.
Uomini & animali @ Tarquinia & Gravisca: un approccio innovativo alla ricerca dei rituali e della ritualità attraverso l’Archeozoologia è un Progetto di Rilevante Interesse nazionale, PRIN 2022, che vede come Principal Investigator, l’Insegnamento di Etruscologia in collaborazione con i colleghi del Dipartimento di Informatica, La Sapienza Università di Roma e l’Università degli Studi di Perugia.
Il progetto nasce dall’idea di sfruttare l’enorme potenziale degli studi archeozoologici nella comprensione dei culti preromani in tutte le loro sfaccettature, mirando a sviluppare e testare una strategia di ricerca innovativa che possa servire come modello e guida per l’interpretazione dei contesti cultuali, che coinvolgano resti animali attraverso strumenti informatici appositamente progettati e che applichino metodi innovativi di interpretazione dei dati statistici e strategie di data mining.
Output of the Bilateral project is the Vani Virtual eXperience, a digital exploration in the historic city of Vani, Imereti region, western Georgia, to admire the wonders of the Past, especially referring to the archaeological area of the so-called mosaic floor temple and its findings - our main case study. Located about 41 km southwest from the regional capital Kutaisi, Vani is an area with continuity of life. The richness of the documentary framework and the variety of the historical and archaeological problems offered today by the ancient city reveal an incredible potential that constitutes a truly significant heritage and a first-level attractive element by making use of new technologies applied to Cultural Heritage. In this light, we had the idea of providing citizens and tourists with a digital interactive tool capable of enhancing and promoting knowledge of the territory, its history and evolution over time. Such a tool has multiple purposes: it can be used as a website, a webapp application, a kiosk desk in the Vani Archaeological Museum and as QRcode panels along the archeological site.
VisualVersilia e VisualVersilia 3D sono progetti di ricerca del centro interuniversitario e-GEA coordinati dalla dott.ssa Martina Giannini e cofinanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
La realizzazione del progetto VisualVersilia ha reso possibile la creazione di una guida multimediale su WebGIS, costituita da una mappa interattiva e da una serie di livelli di dialogo distinti per temi e caratterizzati da apposite icone, che attraverso l’utilizzo di differenti colorazioni sono in grado di esprimere le varie fasi storiche dei sottolivelli distinti secondo un criterio cronologico.
Il progetto “costituisce l'avvio di un piano di ambizioso e ampio respiro che si propone di costruire una mappa virtuale della città di Ravenna di nuova concezione tecnica e culturale che rappresenti gli aspetti naturalistici, storici, archeologici, geografici del territorio. La valorizzazione del territorio come bene culturale passa attraverso una capillare conoscenza delle trasformazioni e una restituzione mediante divulgazione delle conoscenze e delle stratificazioni che lo compongono. L'esito finale è il racconto via web di una unità paesistica che si percepisce visibilmente, ma della quale si può perdere la dimensione storica e il processo evolutivo” (Carla Giovannini).
The dynamics of urban transformations in Italy across the first millennium BCE is one of the most interesting research topics in classical archaeology because it concerns the emergence of complex societies in the Iron Age (early 1st millennium BCE), their evolution into city-states (the Etruscan and a few other pre-Roman societies), and finally, their transformation into Roman settlements. The urban changes of the Etruscan city to the Roman presumably involved radical political and social changes, but the first years of Duke’s excavation support the idea that this transformation was a slow process, with extensive reuse of architectural material and large overlapping of buildings’ foundations.
Vulci nel Mondo (VNM) vuole essere un punto di riferimento e aggregazione di tutte le risorse disponibili sulla città etrusca di Vulci. Il progetto, che si avvale del patrocinio e della supervisione scientifica dell’Università La Sapienza di Roma (Dipartimento di scienze dell’antichità), offre ad archeologi, studiosi, turisti (e curiosi) una serie di strumenti digitali per ricostruire la storia di Vulci, per analizzarne in modo organico la produzione artistica, per stabilire linee di confronto con altri centri della penisola italica e del Mediterraneo, e per seguire le ultime notizie su scavi e ricerche. In questo quadro, VNM sta realizzando il primo database intelligente e multimediale di tutti i reperti archeologici provenienti dall’area di Vulci, ora disseminati nei musei e nelle collezioni italiane e mondiali. Il sito contiene anche un museo virtuale, che riunisce e illustra i maggiori capolavori di Vulci, oltre a una bibliografia aggiornata, una sitografia e vari documenti letterari.
WRITES è un progetto di archeologia contemporanea che ha lo scopo di verificare la fattibilità di un’analisi archeologica delle tracce contemporanee, quali graffiti, scritte, disegni, adesivi, poster… disseminate su muri, facciate, serrande, sportelli, cancelli… del centro storico di Pisa.