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Virtual Reality & 3D Modeling
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DatasetVitruvian Tuscanic Column. BIM modelSimple parametric column created according to the description made by Vitruvius (De Architectura, IV, VII, 3-4). The column was created as a family with Revit 2024 (Column Tuscanic.rfa). The column base, shaft and capital are nested within the hosting family. All nested family are either loaded in the file and saved in a specific folder called NestedFamilies. The interpretation of the source is explained in the family parameter tooltips.
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Dataset
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DatasetVelia, Quartiere orientale, cd. Agorà. Storytelling, backend scientifico, ricostruzioniIl complesso della cd. Agorà di Elea-Velia rappresenta un esempio significativo dell'architettura pubblica della città ellenistica, maturata in un periodo di particolare floridezza economica, i cui riflessi si colgono bene anche nei numerosi interventi di carattere urbanistico. L'edificio, esplorato intorno alla metà del Novecento, non ha conosciuto ancora un'edizione filologica, resa poco agevole anche dalla mancanza di dati di scavo e dalla decontestualizzazione dei materiali recuperati all'epoca. Ancora discussa, peraltro, è l’interpretazione della struttura che, tra le diverse possibilità, è stata di recente considerata come un ginnasio, valorizzando un’ipotesi formulata agli inizi degli anni Sessanta del Novecento. La narrazione elaborata per il progetto E-Archeo ha inteso presentare una prima lettura dell'organizzazione del terrazzamento più basso nella fase ellenistica avanzata, affrontando numerosi problemi ancora aperti, come l'assetto del settore di ingresso, il sistema di accesso al cortile porticato interno, gli interventi di ‘anastilosi’ pregressi, etc. Nell'elaborazione dello storytelling, del backend scientifico e delle ricostruzioni, curate da Carraro Lab, si è tentato, come per gli altri edifici velini, di coinvolgere l'utente e il visitatore nelle riflessioni sulle problematiche ancora aperte e sul percorso ricostruttivo, reso difficoltoso anche dalle trasformazioni dovute al dissesto idrogeologico dell'area in cui sorge l'edificio. L’analisi del complesso e del suo rapporto con la fascia mesourbana della città è stata integrata con alcuni tematismi che contraddistinguono Velia, come la ricchezza delle sorgenti naturali, l’attestazione di peculiari magistrature (ginnasiarchia) legate alla gestione di questo tipo di edifici ancora nella prima età imperiale, insieme ad altri di carattere generale sui ginnasi, sulla loro organizzazione e sul ruolo nel tessuto sociale.
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DatasetVelia, Quartiere meridionale, Unità domestica A.I.2. Storytelling, backend scientifico, ricostruzioniIl Quartiere meridionale di Elea-Velia conserva alcune interessanti evidenze della cultura abitativa di età ellenistica. In particolare, la casa A.I.2 è stata scelta nell'ambito del Progetto E-Archeo per la planimetria più articolata rispetto alle semplici case a cortile centrale. L'unità, infatti, è assimilabile al tipo cosiddetto "a pastas", per la presenza di un vano, a pianta rettangolare allungata, che funge da raccordo e da filtro tra il settore della casa posto intorno a cortile e quello più riservato, costituito da tre ambienti quadrangolari affiancati. L'edificio è interessato da una lunga sequenza di interventi costruttivi, a partire dall'impianto databile agli inizi del III sec. a.C., fino all'età imperiale avanzata. Le ricostruzioni, curate da Carraro Lab, propongono la casa nei suoi primi decenni di occupazione, recuperando, nel percorso narrativo, i temi essenziali dell'abitare in questo ambito cronologico. In assenza dei dati di scavo e dei contesti dei materiali rinvenuti nel corso delle ricerche della prima metà del Novecento, sono state evidenziate le diverse connotazioni planimetrico-spaziali dell'edificio. Il cortile, in posizione centrale, era destinato ad aerare e a illuminare gli ambienti che si disponevano intorno, mentre uno dei vani di questo settore, per la collocazione e gli elementi di confronto con un'altra casa dello stesso isolato (A.I.3), poteva essere stato funzionale ai momenti di aggregazione sociale, come ad esempio il banchetto. Nel grande vano, identificabile come la pastas, sono stati proposti altri elementi di carattere generale, come le aree di piccolo stoccaggio, le dispense e o gli arredi in legno utilizzati in questo periodo. Gli ambienti posti nella parte più riservata della casa sono stati considerati di soggiorno, con le attività della tessitura, o destinati al riposo notturno, mentre altri oggetti, come la ceramica a vernice nera o i bracieri fittili hanno consentito di richiamare, in senso più ampio, alcuni degli aspetti della cultura materiale della città, nell'età ellenistica avanzata.
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DatasetVelia, Quartiere meridionale, cd. Insula II. Storytelling, backend scientifico, ricostruzioniIl complesso dell'Insula II occupa un intero isolato del Quartiere meridionale di Velia, lungo un'importante via di accesso alla città. L'edificio è al centro di un vivace dibattito incentrato soprattutto sui problemi cronologici, relativamente alle fasi edilizie, e su quelli interpretativi. La struttura è composta da un primo settore porticato, in cui era posizionato un altare, seguito da un ampio spazio scoperto, forse un giardino, delimitato da un criptoportico a tre bracci su cui si impostava, probabilmente, un altro portico. Sul piano cronologico l'impianto della struttura è datato alla prima metà del I sec. a.C. o all'età augustea, mentre le trasformazioni successive giungono fino al tardo antico. Le interpretazioni più recenti, invece, sono orientate a riconoscere, nell'edificio, la sede di un'associazione professionale, secondo alcuni legata alla medicina, per il rinvenimento di un ricco arredo scultoreo, composto da un nucleo di statue di medici eleati e di erme, tra le quali quella di Parmenide, da un ciclo di ritratti della famiglia imperiale giulio-claudia e da un gruppo di teste di filosofi, divinità, etc. Le ricostruzioni, curate da Carraro Lab, delineano una proposta di lettura dell'edificio nella primissima età imperiale, che ha affrontato molti temi ancora discussi, come, ad esempio, il rapporto funzionale tra i diversi settori del complesso o la ricomposizione dei portici prima delle variazioni dovute alle fasi più mature dell'edificio e ai restauri moderni. La mancanza di dati di scavo affidabili sul rinvenimento delle statue e sulla loro originaria collocazione, rispetto alle fasi edilizie, ha suggerito di presentare il problema dell'arredo scultoreo come tematismo di carattere più generale, legato all'articolazione tipologica degli spazi e degli organismi architettonici del complesso, coinvolgendo l'utente, anche in questo caso, nel dibattito scientifico aperto e nella complessità della lettura e del percorso ricostruttivo.
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DatasetVelia, cd. Terrazze sacre. Fortilizio di Castelluccio. Storytelling, backend scientifico, ricostruzioniNell'ambito del sistema difensivo di Elea-Velia, il fortilizio di Castelluccio rappresenta, in età ellenistica, la struttura più rilevante per posizione e dimensioni. La torre, a pianta rettangolare allungata, proteggeva il punto di raccordo tra due tratti delle fortificazioni che si sviluppavano lungo il versante settentrionale e meridionale della città, ma costituiva, soprattutto, una postazione strategica di controllo delle aree interne, gravitanti intorno all'abitato. Per questo motivo la torre doveva prevedere un presidio stabile e particolarmente significativo, rispetto alle altre torri a pianta quadrangolare distribuite lungo il tracciato delle mura. La ricostruzione per il progetto E-Archeo, curata da Carraro Lab, ha inteso sottolineare proprio questo aspetto dell'edificio che assumeva una posizione dominante per la collocazione alla sommità di un declivio molto ripido. Le viste privilegiano la rappresentazione dell'assetto interno del fortilizio, dotato di una scala di accesso nel corso della seconda fase edilizia databile agli inizi del III sec. a.C., e quello esterno, caratterizzato da un terrazzamento interpretato come un proteichisma, un apprestamento avanzato che proteggeva, anche con altre strutture mobili, le eventuali sortite dei difensori. La presenza di macchine da guerra allude sia alle esigenze difensive di questo settore delle fortificazioni di Elea-Velia, sia, più in generale, al tema delle tecnologie e della poliorcetica di età ellenistica.
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DatasetVelia, Acropoli, Unità domestica A.XV. Storytelling, backend scientifico, ricostruzioniLe pendici meridionali dell’acropoli di Elea-Velia hanno restituito un ampio nucleo dell’abitato riferibile alle prime generazioni dei Focei, che fondano la città intorno al 540-535 a.C., distribuito lungo i terrazzamenti naturali. Gli edifici, di dimensioni contenute, in media 20-30 m2, presentano, generalmente, una planimetria rettangolare, suddivisa in due ambienti, di cui uno di dimensioni minori. L’unità domestica A.XV, individuata nell'ambito del progetto E-Archeo, viene proposta nella sua ultima fase di utilizzo, quando una sola delle due originarie porte di ingresso consentiva l’accesso direttamente dall’asse stradale su cui si disponeva la struttura. La ricostruzione, curata da Carraro Lab, ripropone l'edificio nel suo rapporto con la viabilità e, in particolar modo, con l'orografia antica, sottolineando uno degli aspetti caratterizzanti dell'organizzazione dell'abitato dell'acropoli. Nelle viste della parte esterna, inoltre, sono stati sviluppati i tematismi legati alle tecniche costruttive e alle soluzioni adottate per i sistemi di copertura e impermeabilizzazione dei tetti. All'interno degli ambienti, di cui non si conoscono i contesti d’uso per l’abbandono e l’obliterazione intenzionali intorno al 480 a.C., sono state suggerite, a titolo esemplificativo, alcune delle attività domestiche ricorrenti in questo ambito cronologico, mentre altri oggetti richiamano diversi aspetti della cultura materiale di Elea-Velia, sul finire del VI sec. a.C.
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DatasetVelia, Acropoli, Unità domestica A.I. Storytelling, backend scientifico, ricostruzioniL'unità domestica A.I si colloca in un settore dell'abitato tardo arcaico di Elea-Velia posto su una dorsale che si sviluppa dall'acropoli verso l'interno. Questa abitazione, nell'ambito del progetto E-Archeo, è stata individuata, considerate anche le lacune documentarie e la momentanea inaccessibilità delle strutture, per la peculiarità della planimetria, riferibile al tipo definito "ad ante" per il prolungamento, nella parte frontale, delle pareti perimetrali laterali. Questo modulo, che si richiama a repertori più antichi, a Elea-Velia viene adottato alla fine del VI sec. a.C. e non appare diffuso, allo stato attuale delle conoscenze, nell'architettura domestica magno-greca di questo periodo. L'edificio A.I, inoltre, si distingue anche per un intervento di ampliamento che, pochi anni dopo la sua costruzione, comporta l'aggiunta, al singolo ambiente originario, di altri due vani. In assenza dei contesti d'uso per l'obliterazione intenzionale della struttura, come accade per tutto l'abitato dell'acropoli, intorno al 480 a.C., il racconto dell'unità domestica e la proposta ricostruttiva, curata da Carraro Lab, si sono arricchiti di una serie di richiami all'organizzazione dello spazio domestico greco, alle attività quotidiane, come la tessitura o la cottura dei cibi su sostegni mobili in terracotta. Altri focus sono stati dedicati alla cultura materiale o ad alcuni eventi significativi di questa fase cronologica di Elea-Velia.
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DatasetTeramo. Madonna della Cona. Ricostruzione BIM del tempio tardo-repubblicanoIl dataset costituisce l'ipotesi di ricostruzione virtuale del tempio tardo-repubblicano di Madonna della Cona, Teramo (TE). Il modello ricostruttivo è stato realizzato in Autodesk Revit 2024. Nel dataset è fornita una versione .ifc dello stesso. I dati sono stati presentati dagli autori al VI Convegno di Deliciae Fictiles (17-19 / 10 / 2024).
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DatasetSurvey of Villa Arianna, Stabiae, Italy using the Z+F 5006iThe Villa Arianna is a structural complex located at the archaeological site Stabiae, Italy. The villa is renowned for its frescoes. The Center for Advanced Spatial Technologies (CAST), University of Arkansas conducted a high density survey of the Villa Arianna in 2010. The survey focused on the garden floor and the adjoining rooms. The original scan files and registered point cloud are available here.
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DatasetSo-called Cavallo Mazzocchi. Current location: National Archaeological Museum of Naples, inv. n. 49043D model obtained with photogrammetry techniques.
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DatasetSirmione (BS), Grotte di Catullo, ipotesi ricostruttiva: piante, sezioni, prospetti ed Extended MatrixNell'ambito del progetto e-Archeo, coordinato dalla società ALES e avente come obiettivo la valorizzazione di diversi siti archeologici italiani, l'Università di Verona si è occupata dello studio della Villa Romana di Desenzano e del sito "grotte di Catullo" di Sirmione, con la guida della prof.ssa Patrizia Basso. Sono qui presentati i risultati dei lavori volti a fornire un'ipotesi ricostruttiva del sito "grotte di Catullo". Si è proceduto con lo studio stilistico e comparato di edifici e contesti simili a quelli oggetto di studio che unito all’analisi delle fonti antiche ha permesso di dedurre le norme di proporzionamento dei diversi elementi architettonici e strutturali nonché di formulare delle ipotesi interpretative di come doveva apparire l’edificio all’epoca della sua costruzione. Ciò ha permesso di elaborare dei disegni ricostruttivi 2D propedeutici alla realizzazione dei modelli 3D della villa romana (Soriano). Contestualmente si è proceduto con la realizzazione dei contenuti scientifici, quali fonti (storiche, iconografiche e di confronto) e processi interpretativi, fondamentali per poter effettuare la mappatura dei livelli di affidabilità sulle ricostruzioni virtuali. La mappatura dei livelli di affidabilità è stata effettuata utilizzando il linguaggio Extended Matrix (sviluppato da E. Demetrescu, CNR) che permette di implementare in un modello tridimensionale per volumi semplificati le fonti ed i processi interpretativi che hanno condotto all’ipotesi ricostruttiva (Delbarba). A tutto ciò si è affiancato un lavoro di studio e confronto dei frammenti pittorici per permettere di proporre un'ipotesi della decorazione parietale originaria di due ambienti oggetto di ricostruzione (Bianchi).
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DatasetSegni (RM): strutture del criptoportico antico. Rilievo fotogrammetricoRilievo delle strutture del criptoportico antico della città di Segni (RM). Il dataset è stato acquisito attraverso una campagna di fotogrammetria terrestre. I dati sono stati rielaborati unendo tecniche di Structure from Motion per ottenere una soluzione fotogrammetrica. I dati sono stati elaborati prevalentemente con software open source e sono conservati in formati aperti: soluzione fotogrammmetrica in file txt utf-8, nuvole di punti in ply binario e immagini in formato jpeg. Il gruppo di lavoro è composto da Emanuel Demetrescu, Adriano Averini, Marco Martuscelli, Emilia Valletta, Augusto Palombini ed Eleonora Scopinaro.
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DatasetSegni (RM): Porta saracena. Rilievo fotogrammetricoRilievo della Porta saracena lungo le mura poligonali della città di Segni (RM). Il dataset è stato acquisito attraverso una campagna di fotogrammetria area e terrestre. I dati sono stati rielaborati unendo tecniche di Structure from Motion per ottenere una soluzione fotogrammetrica e Computer Graphic per l’ottimizzazione di geometrie e texture. I dati sono stati elaborati prevalentemente con software open source e sono conservati in formati aperti: soluzione fotogrammmetrica in file txt utf-8, nuvole di punti in ply binario, mesh poligonali con coordinate di mappatura in formato blend, immagini in formato jpeg. Il gruppo di lavoro è composto da Emanuel Demetrescu, Adriano Averini, Marco Martuscelli, Emilia Valletta, Gabriele Ferrazza, Augusto Palombini ed Eleonora Scopinaro.
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DatasetSegni (RM): ninfeo di Quintus Mutius. Rilievo fotogrammetricoRilievo del ninfeo di Quintus Mutius (II-I sec. a.C.) presso il comune di Segni (RM). Il dataset è stato acquisito attraverso una campagna di fotogrammetria terrestre. I dati sono stati rielaborati unendo tecniche di Structure from Motion per ottenere una soluzione fotogrammetrica e Computer Graphic per l’ottimizzazione di geometrie e texture. I dati sono stati elaborati prevalentemente con software open source e sono conservati in formati aperti: soluzione fotogrammmetrica in file txt utf-8, nuvole di punti in ply binario, mesh poligonali con coordinate di mappatura in formato blend, immagini in formato jpeg. Il gruppo di lavoro è composto da Emanuel Demetrescu, Adriano Averini, Marco Martuscelli, Emilia Valletta, Augusto Palombini ed Eleonora Scopinaro.
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DatasetSegni (RM): Museo comunale. Rilievo fotogrammetricoRilievo del Museo comunale della città di Segni (RM). Il dataset è stato acquisito attraverso una campagna di fotogrammetria terrestre. I dati sono stati rielaborati unendo tecniche di Structure from Motion per ottenere una soluzione fotogrammetrica. I dati sono stati elaborati prevalentemente con software open source e sono conservati in formati aperti: immagini in formato jpeg. Il gruppo di lavoro è composto da Emanuel Demetrescu, Adriano Averini, Marco Martuscelli, Emilia Valletta, Augusto Palombini ed Eleonora Scopinaro.
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DatasetSegni (RM): area del Foro romano. Rilievo fotogrammetricoRilievo dell’attuale piazza Felici, area in cui doveva trovarsi il Foro romano dell’antica città di Segni (RM). Il dataset è stato acquisito attraverso una campagna di fotogrammetria terrestre. I dati sono stati rielaborati unendo tecniche di Structure from Motion per ottenere una soluzione fotogrammetrica e Computer Graphic per l’ottimizzazione di geometrie e texture. I dati sono stati elaborati prevalentemente con software open source e sono conservati in formati aperti: soluzione fotogrammmetrica in file txt utf-8, nuvole di punti in ply binario, mesh poligonali con coordinate di mappatura in formato blend, immagini in formato jpeg. Il gruppo di lavoro è composto da Emanuel Demetrescu, Adriano Averini, Marco Martuscelli, Emilia Valletta, Augusto Palombini ed Eleonora Scopinaro.
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DatasetSegni (RM): Acropoli. Rilievo fotogrammetricoRilievo dell’Acropoli della città di Segni (RM). Il dataset è stato acquisito attraverso una campagna di fotogrammetria area e terrestre. I dati sono stati rielaborati unendo tecniche di Structure from Motion per ottenere una soluzione fotogrammetrica e Computer Graphic per l’ottimizzazione di geometrie e texture. I dati sono stati elaborati prevalentemente con software open source e sono conservati in formati aperti: soluzione fotogrammmetrica in file txt utf-8, nuvole di punti in ply binario, mesh poligonali con coordinate di mappatura in formato blend, immagini in formato jpeg. Il gruppo di lavoro è composto da Emanuel Demetrescu, Adriano Averini, Marco Martuscelli, Emilia Valletta, Gabriele Ferrazza, Augusto Palombini ed Eleonora Scopinaro.
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DatasetRilievo digitale della piazza lastricata del suburbio di NoraRilievo digitale della piazza lastricata del suburbio di Nora (Pula, CA), area pubblica della città, risalente all'età imperiale. Il dataset, funzionale allo studio delle strutture conservate, alla loro ricostruzione virtuale, alla valorizzazione e conservazione del complesso, è stato acquisito sia con sensori passivi (fotocamera digitale).
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DatasetRicostruzione digitale della piazza del suburbio di NoraRicostruzione digitale della piazza lastricata di Nora (Pula, CA), spazio pubblico della città risalente all'età imperiale romana. Il dataset, funzionale alla valorizzazione delle strutture conservate on site e offsite mediante una webapp, è stato realizzato da Katatexilux modellando il monumento con il software Blender; il modello è stato infine texturizzato e renderizzato con Autodesk 3ds Max. La ricostruzione ha preso le mosse dai rilievi digitali del monumento, e dai dati di scavo acquisiti ed elaborati dall'Università degli Studi di Cagliari. Il processo ricostruttivo è stato validato mappando le fonti interpretative su immagini 2D equirettangolari della ricostruzione virtuale, definendo campiture cromatiche corrispondenti ai livelli di affidabilità e alle relative fonti. Funzionali alla realizzazione della webapp, sono state prodotte delle maschere semantiche di sintesi relative ai principali elementi ricostruiti e visibili nelle viste equirettangolari prodotte, così come sono state realizzate delle maschere funzionali allo storytelling della ricostruzione.
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DatasetRicostruzione digitale della necropoli fenicia e punica nord-occidentale di NoraRicostruzione digitale della necropoli fenicia e punica nord-occidentale di Nora (Pula, CA), spazio funerario della città antica sfruttato sin dalla prima fase di frequentazione fenicia (VIII sec. a.C.) e per tutta l'età punica (fine VI-III sec. a.C.). Il dataset, funzionale alla valorizzazione delle strutture conservate on site e offsite mediante una webapp, è stato realizzato da Katatexilux modellando il monumento con il software Blender; il modello è stato infine texturizzato e renderizzato con Autodesk 3ds Max. La ricostruzione ha preso le mosse dai rilievi digitali dell'area, degli elementi di corredo rinvenuti e rilevati sul campo e in laboratorio, dalla planimetria ricostruttiva e dai dati di scavo acquisiti ed elaborati dall'Università di Padova. Il processo ricostruttivo è stato validato mappando le fonti interpretative su immagini 2D equirettangolari della ricostruzione virtuale, definendo campiture cromatiche corrispondenti ai livelli di affidabilità e alle relative fonti. Funzionali alla realizzazione della webapp, sono state prodotte delle maschere semantiche di sintesi relative ai principali elementi ricostruiti e visibili nelle viste equirettangolari prodotte, così come sono state realizzate delle maschere funzionali allo storytelling della ricostruzione.
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DatasetRicostruzione digitale dell'edificio a est del foro di NoraRicostruzione digitale dell'edificio a est del foro di Nora (Pula, CA), complesso di carattere abitativo e produttivo risalente alla media età imperiale romana. Il dataset, funzionale alla valorizzazione delle strutture conservate on site e offsite mediante una webapp, è stato realizzato da Katatexilux modellando il monumento con il software Blender; il modello è stato infine texturizzato e renderizzato con Autodesk 3ds Max. La ricostruzione ha preso le mosse dai rilievi digitali del monumento, dei frammenti di pittura parietale conservati in crollo e rilevati in laboratorio, dalla planimetria ricostruttiva e dai dati di scavo acquisiti ed elaborati dall'Università di Padova. Il processo ricostruttivo è stato validato mappando le fonti interpretative su immagini 2D equirettangolari della ricostruzione virtuale, definendo campiture cromatiche corrispondenti ai livelli di affidabilità e alle relative fonti. Funzionali alla realizzazione della webapp, sono state prodotte delle maschere semantiche di sintesi relative ai principali elementi ricostruiti e visibili nelle viste equirettangolari prodotte, così come sono state realizzate delle maschere funzionali allo storytelling della ricostruzione.
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DatasetRicostruzione digitale del santuario di Esculapio di NoraRicostruzione digitale del santuario di Eshmun/Esculapio di Nora (Pula, CA), complesso di culto frequentato sin dall'età fenicia e sino alla tarda età romana. Il dataset, funzionale alla valorizzazione delle strutture conservate on site e offsite mediante una webapp, è stato realizzato da Katatexilux modellando il monumento con il software Blender; il modello è stato infine texturizzato e renderizzato con Autodesk 3ds Max. La ricostruzione ha preso le mosse dai rilievi digitali del monumento, dalla planimetria ricostruttiva e dai dati di scavo acquisiti ed elaborati dall'Università di Padova. Il processo ricostruttivo è stato validato mappando le fonti interpretative su immagini 2D equirettangolari della ricostruzione virtuale, definendo campiture cromatiche corrispondenti ai livelli di affidabilità e alle relative fonti. Funzionali alla realizzazione della webapp, sono state prodotte delle maschere semantiche di sintesi relative ai principali elementi ricostruiti e visibili nelle viste equirettangolari prodotte, così come sono state realizzate delle maschere funzionali allo storytelling della ricostruzione.
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DatasetPozzuoli, Flavian Amphitheater. 3D model of the East3 cisternPozzuoli Flavian Amphitheater, East-3 cistern (Pozzuoli, Naples, Italy). Preliminary confined space model. Data acquisition on Feb 28, 2023 with Apple iPhone 14 Pro, IOS V16.2, 256 GB of RAM, and the Scaniverse V2.1.4 application, with scanning in Area mode and processing in Area mode. No post-processing on other devices. Credits: Graziano W. Ferrari (scanning), Ruggero Morichi (technical consultancy), Giovanni Grasso (operations support).
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DatasetPiante di fase della Villa di Desenzano (BS), loc. Borgo RegioPiante di fase della villa romana di Desenzano (BS), loc. Borgo Regio. Nel complesso il dataset comprende il rilievo generale dell'area archeologica, una tavola del settore A ascrivibile alla metà del IV secolo e una tavola del settore B anch'esso databile alla metà del IV secolo. Le piante di fase sono state ottenute mediante rialaborazioni di rilievi CAD eseguiti da E. Laidelli 2006, proprietà del Polo Museale della Lombardia e digitalizzazione delle ortofoto eseguite nel 2020 dal gruppo di ricerca dell'Università di Verona (dott.ssa Fiammetta Soriano). Per l'elaborazione e gestione dei dati è stata utilizzata una piattaforma GIS open souce, QGIS. Il prodotto finale è stato la generazione di tavole in formato pdf. Gruppo di lavoro: dott. Nicola Mancassola, dott.ssa Elisa Lerco.
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DatasetParco dello Sport. Augustan Aqueduct, R9 aditCampanian Augustan Aqueduct at Parco dello Sport (Bagnoli, Naples, Italy), adit R9. Preliminary confined space model. Data acquisition on Aug 24, 2023 with Apple iPhone 14 Pro, IOS V16.2, 256 GB of RAM, and the Scaniverse V2.1.4 application, with scanning in Area mode and processing in Area mode. No post-processing on other devices. Credits: Graziano W. Ferrari (scanning), Raffaella Lamagna (operations support).
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DatasetParco dello Sport. Augustan Aqueduct, channel junction between R7 and R8 aditsCampanian Augustan Aqueduct at Parco dello Sport (Bagnoli, Naples, Italy), channel junction between R7 and R8 adits. Preliminary confined space model. Data acquisition on Aug 24, 2023 with Apple iPhone 14 Pro, IOS V16.2, 256 GB of RAM, and the Scaniverse V2.1.4 application, with scanning in Area mode and processing in Area mode. No post-processing on other devices. Credits: Graziano W. Ferrari (scanning), Raffaella Lamagna (operations support).
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DatasetMarzabotto, Regio IV, Insula 2, Casa 1. Modello ricostruttivo BIMQuesto dataset contiene il modello ricostruttivo della Casa 1 della R.IV,2 di Marzabotto. Il modello è stato realizzato in BIM, usando la metodologia documentativa delle fonti usate dell'Extended Matrix.
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DatasetMarzabotto, Kainua 3D. Base GISThis dataset contains the scene "Marzabotto 3D", the GIS base necessary to view together all the BIM reconstructive models of the ancient etruscan buildings. The scene contains the DTM of the etruscan town and its general plan. The scene was made with ArcGIS Pro.
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DatasetIpotesi ricostruttiva per un altare monumentale dal santuario federale degli Etruschi - Fanum Voltumnae, Campo della Fiera, Orvieto (TN)Ipotesi ricostruttiva per un altare monumentale indivduato nel santuario federale degli Etruschi - Fanum Voltumnae, presso il sito archeologico di Campo della Fiera, Orvieto (TN), durante le campagne di scavo archeologico tra il 2021 e il 2023. L'ipotesi è stata presentata come introduzione durante il XXVIII Convegno Internazionale di Studi sulla Storia e l’Archeologia dell’Etruria - Etruria e Magna Grecia svoltosi tra il 15-16 Dicembre 2023. Questo dataset contiene: - modelli 3D realizzati tramite fotogrammetria di componenti lapidei recuperati in fase di scavo; - ipotesi ricostruttiva per un altare monumentale, realizzata tramite Blender. All'interno del dataset le cartelle sono suddivise in: - Altare: una cartella contenente ulteriori cartelle con gli elementi lapidei acquisiti e i relativi .obj texturizzati, con report generato da Agisoft Metashape; - Il modello dell'ipotesi ricostruttiva in formato .obj - Una immagine della ricostruzione renderizzata tramite Blender - La ricostruzione presenta, in rosso, la parte ricostruita sulla base di confronti mentre gli elementi lapidei effettivamente esistenti persentano la loro texture ricavata dal processo fotogrammetrico.
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DatasetEgnazia, Fasano (BR). La piazza messapica e il mercato in erà romana, ricostruzione virtuale e backend scientifico.La ricostruzione della piazza in età messapica è stata realizzata da Altair4 Multimedia sulla base degli elementi planimetrici (piante di fase) che individuano la superficie dell’area, dei resti frammentari in situ dei bordi lastricati, che sono stati estesi a tutto il perimetro per similitudine e dei dati di scavo sistematizzati dal gruppo dell’Università di Bari guidato da Gianluca Mastrocinque. Per l’età romana Altair4 Multimedia si è basata sul modello ricostruttivo realizzato nel 2015 da Massimo Caggese per Altair srl, sul quale sono state operate alcune modifiche e integrazioni per aggiornarlo allo stato attuale delle conoscenze e delle condizioni di utilizzo, con l’inserimento dei banchi di vendita e delle relative merci e suppellettili sulla base dei ritrovamenti, secondo le indicazioni fornite dal team della Università di Bari. Per il periodo messapico è presente un solo punto di vista, al centro della piazza (V02), per l’età romana sono stati individuati 6 punti di vista privilegiati, ciascuno pertinente a un particolare aspetto della piazza del mercato e della attività che vi si svolgevano. Sono incluse nel dataset le immagini panoramiche a 360° dello stato attuale realizzate con camera INSTA360 PRO2 per le riprese a terra, e i rendering a 360° realizzati dai medesimi punti di vista realizzati con VRAY su Autodesk 3DS MAX. A ciascuno dei 6 punti di vista panoramici sono associate le immagini di backend con le informazioni relative alle fonti e ai processi interpretativi che hanno supportato l'ipotesi ricostruttiva.
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DatasetEgnazia, Fasano (BR). La piazza del mercato in età tardoantica, ricostruzione virtuale e backend scientificoLa ricostruzione virtuale mostra quanto significativo sia il cambiamento della piazza in età tardoantica, nell’organizzazione degli spazi e nelle strutture, nonostante il complesso rimanga il principale mercato della città. Cifra distintiva della trasformazione è il reimpiego di materiale architettonico dal crollo dei portici di età romana, probabilmente anche a causa di un terremoto di cui lo scavo ha evidenziato in questo settore segni abbastanza indicativi. Per la realizzazione del progetto di ricostruzione Altair4 Multimedia si è basata sui dati planimetrici (piante di fase), sui rilievi fotogrammetrici, sulla consistente mole di dati sistematizzati nelle pubblicazioni del team della Università di Bari guidato da Gianluca Mastrocinque. Sono stati individuati 8 punti di vista privilegiati di cui 5 all’esterno in corrispondenza con i punti V01,V02,V03,V04,V06 della piazza in età romana, ma che trovano qui una più evidente corrispondenza con lo stato attuale, e tre punti di vista negli ambienti interni individuati come ambiente 6, ambiente 10 e ambiente 11, più significativi per mostrare le diverse specializzazioni delle botteghe. Sono incluse nel dataset le immagini panoramiche a 360° dello stato attuale degli 8 punti prescelti realizzate con camera INSTA360 PRO2 per le riprese a terra, e i rendering a 360° realizzati dai medesimi punti di vista realizzati con BLENDER 3.0. A ciascuno dei 6 punti di vista panoramici sono associate le immagini di backend con le informazioni relative alle fonti e ai processi interpretativi.
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DatasetEgnazia, Fasano (BR). La città vista dall'alto in età messapica, romana e tardoantica, storytellingLo storytelling che accompagna la visione dall'alto della città nel suo insieme si concentra sugli elementi di continuità e sulle trasformazioni dal periodo messapico, all'età romana e al Tardoantico, con attenzione particolare al disegno urbano, alla rete stradale, alle infrastrutture, al rapporto tra spazi collettivi, spazio privato, aree produttive, spazio funerario. La narrazione, in italiano e inglese, accompagna sia lo stato attuale sia la ricostruzione e può essere fruita in forma scritta e come audio dalla voce di attori professionisti che hanno registrato in studio.
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DatasetEgnazia, Fasano (BR). La città vista dall'alto in età messapica, romana e tardoantica, ricostruzione virtuale.Per Egnazia è la prima ricostruzione virtuale dell’immagine della città nel suo insieme, che permette di leggere le trasformazioni del paesaggio urbano tra età messapica, quando nasce la città tra la fine del IV e il III sec. a.C., la prima età imperiale romana, quando Egnazia si riorganizza dopo l’istituzione del municipio e l’età tardoantica, con particolare riferimento agli inizi del VI secolo, periodo di maggiore potenza della diocesi. La ricostruzione è stata realizzata da Superelectric, in stretta collaborazione con il team dell’Università di Bari guidato da Gianluca Mastrocinque. La visione dall’alto permette di valorizzare la forma della città, le relazioni tra gli spazi inseriti nella maglia stradale, in rapporto con la struttura idrogeologica, la morfologia del territorio, la vegetazione. Sono stati utilizzati i software blender 3.0 e Cinema 4D. Sono inclusi nel dataset n.3 rendering a 360° delle ricostruzioni relativi alla età messapica, romana e tardoantica.
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DatasetEgnazia, Fasano (BR). Impianto produttivo di età tardoantica nell'area delle terme e di una domus romana, storytellingNella web app ‘e-archeo’ quattro diversi punti di vista esterni e interni all'abitazione indigena, la prima indagata stratigraficamente ad Egnazia per questo periodo, sono accompagnati da uno storytelling incentrato sulle attività e sui diversi aspetti della vita che quotidianamente si svolgeva in questi spazi. La vista dall'esterno (V01) permette di cogliere l'organizzazione del complesso nella più antica città, organizzata tra la fine del IV e il III sec. a.C., mentre dal centro cortile , su cui si imposta l’atrio della domus romana (V02), si entra nel vivo delle attività dell'abitazione. Spazio specifico, nella ricostruzione e nella narrazione, è riservato al recinto sacro a cui si sovrappone il sacrario di età romana (V04) e al vano produttivo che accoglie una fornace (V05) e gli spazi di lavoro, sostituiti nella domus romana dalla dispensa (V06). La narrazione, in italiano e inglese, accompagna sia lo stato attuale sia la ricostruzione e può essere fruita in forma scritta e come audio dalla voce di attori professionisti che hanno registrato in studio.
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DatasetEgnazia, Fasano (BR). Impianto produttivo di età tardoantica nell'area delle terme e di una domus romana, ricostruzione virtuale delle fornaci e backend scientificoLa ricostruzione virtuale delle fornaci per la calce nell’area produttiva tardoantica che riconverte lo spazio delle terme del foro e di una domus romana attigua è stata realizzata da Altair4 Multimedia sulla base dei dati di scavo e di rilievo (piante di fase) forniti dal team della Università di Bari guidato da Gianluca Mastrocinque. Le due fornaci erano situate in due ambienti della precedente dimora. L’impianto di maggiore portata, a carica dal basso, era definito da una struttura circolare in grandi blocchi ed era provvisto di un piano di cottura in lastre di calcare, tra cui alcuni basoli della via Traiana ormai ricoperta da una massicciata. Sono stati individuati 2 punti di vista utili a visualizzare la ricostruzione delle due fornaci sovrapposta allo stato attuale dell’area. Il modello tridimensionale è stato realizzato con BLENDER 3.0, e renderizzato con V-RAY. Sono incluse nel dataset le immagini panoramiche a 360° dello stato attuale dei 2 punti prescelti realizzate con camera INSTA360 PRO2, e i rendering a 360° realizzati dai medesimi punti di vista. A ciascuno dei 2 punti di vista panoramici sono associati i contenuti narrativi in italiano e inglese per lo stato attuale e per la ricostruzione, oltre alle immagini di backend con le informazioni relative alle fonti e ai processi interpretativi che hanno supportato l'ipotesi ricostruttiva.
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DatasetEgnazia, Fasano (BR). Il santuario di Venere sull'acropoli, ricostruzione virtuale e backend scientificoIl progetto della ricostruzione di questo complesso monumentale, particolarmente rappresentativo per la città in età romana, è stato realizzato da Altair4 Multimedia sulla base dei dati di rilievo e di scavo sistematizzati dal team della Università di Bari guidato da Gianluca Mastrocinque. La definizione degli elementi architettonici e dello sviluppo in altezza degli edifici è stata elaborata per la prima volta dalla ricomposizione di frammenti reimpiegati in diversi settori della città antica, attraverso considerazioni metrologiche e strutturali sostenute da confronti tipologici con altri edifici di culto di età imperiale meglio conservati. La ricostruzione tridimensionale è stata realizzata con software Blender 3.0, per la realizzazione delle texture ci si è basati sulla documentazione fotografica fornita e sui rilievi fotografici effettuati sul posto. Sono stati prescelti 6 punti di vista privilegiati per visualizzare la ricostruzione del santuario, che ne evidenziano le caratteristiche salienti: la posizione panoramica in rapporto con la città e soprattutto con il mare (V01), l’accesso al santuario (V02), l’altare e la gradinata di accesso al tempio (V03), il podio e l’accesso alla cella (V04), la piazza solo in parte lastricata (V05), il portico con le nicchie votive (V06). Sono incluse nel dataset le immagini panoramiche a 360° dello stato attuale dei 6 punti prescelti realizzate con camera INSTA360 PRO2 per le riprese a terra, e i rendering a 360° realizzati dai medesimi punti di vista realizzati con Blender 3.0. A ciascuno dei 6 punti di vista panoramici sono associate le immagini di backend, con le informazioni relative alle fonti e ai processi interpretativi che hanno supportato l'ipotesi ricostruttiva.
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DatasetEgnazia, Fasano (BR). Il complesso residenziale di età messapica, ricostruzione virtuale e backend scientificoLa ricostruzione virtuale (Altair4 Multimedia in collaborazione con il team dell'Università di Bari guidato da Gianluca Mastrocinque), di questo complesso residenziale indigeno, il primo documentato ad Egnazia con scavo stratigrafico, ha proceduto di pari passo con la prima pubblicazione scientifica, in un proficuo condizionamento reciproco per i diversi obiettivi. Sono stati individuati 5 punti di vista corrispondenti a quelli della domus ad atrio romana, per visualizzare efficacemente la trasformazione, con relativo back-end scientifico: vista dall’esterno per il rapporto con il tessuto urbano della più antica città (V01), cortile centrale (V02), recinto sacro in corrispondenza del sacrario della casa romana (V04), due viste del grande vano artigianale (V05, V06), di cui la prima in corrispondenza della fornace in situ. Particolarmente accurato è stato il lavoro per la resa di questo vano: in quanto ambiente unico, è stato necessario inserire due pilastri per ridurre la luce della trave principale, sono state studiate aperture per l’areazione e il deflusso dei fumi di combustione, di cui è stata realizzata una simulazione dinamica per verificare i parametri dimensionali. Sono stati ricostruiti gli arredi per l’essiccatura e lo stoccaggio delle ceramiche, tra cui la trozzella, produzione tipica della Messapia conservata nel Museo, di cui è stato creato un modello fotogrammetrico. Il modello tridimensionale è stato realizzato con Autodesk 3DSTUDIO MAX, e renderizzato con V-RAY. Sono incluse nel dataset le immagini panoramiche a 360° dello stato attuale dei 5 punti prescelti realizzate con camera INSTA360 PRO2 per le riprese a terra e i rendering a 360° realizzati dai medesimi punti di vista.
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DatasetEgnazia (Fasano, BR). La domus ad atrio romana nell'isolato a sud del foro, ricostruzione virtuale e backend scientificoLa ricostruzione virtuale (Altair4 Multimedia in collaborazione con il team dell'Università di Bari guidato da Gianluca Mastrocinque), ha interessato questa dimora ancora in corso di scavo, per la quale erano già disponibili dati consistenti, che sono stati sistematizzati per la prima pubblicazione nello stesso periodo di lavorazione del 3D. Oltre alla vista dall’esterno per il rapporto con il tessuto urbano (V01), sono stati ricostruiti dall’interno 4 spazi: l’atrio da cui si ha la percezione più efficace dello sviluppo degli spazi (V02), il tablino (V03), la dispensa (V06), il sacrario (V04), vano documentato di rado, specie nella Puglia di età romana. Per ogni ambiente i dati dello scavo stratigrafico hanno permesso di ricostruire e ricollocare molti elementi della decorazione e dell’arredo, mentre altri sono stati elaborati sulla base di confronti stringenti per tipologia e cronologia, come risulta dal back-end scientifico. Ad esempio, nel sacrario, è stato ricollocato l’altare sulla base di un grande frammento reimpiegato in età tardoantica e si è realizzata l’anastilosi virtuale della statua di Demetra custodita presso il Museo, mentre nella dispensa lo studio già completo dei materiali ha consentito di ricostruire con alto grado di dettaglio suppellettili, merci e vivande. Il modello tridimensionale è stato realizzato con Autodesk 3DSTUDIO MAX, e renderizzato con V-RAY. Sono incluse nel dataset le immagini panoramiche a 360° dello stato attuale dei 5 punti, realizzate con camera INSTA360 PRO2 per le riprese a terra, e i rendering a 360° realizzati dai medesimi punti di vista. A ciascuno dei 5 punti di vista panoramici sono associate le immagini di backend, dove il livello di affidabilità della ricostruzione è indicato con colori simbolici e supportato da informazioni su fonti e processi interpretativi, secondo il metodo dell’extended matrix.
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DatasetDigital replica of the Tomb of Reliefs at CerveteriSurvey and creation of a digital replica of the interior of the Tomb of Reliefs located in the Banditaccia Necropolis in Cerveteri (RM). It is the only Etruscan tomb (4th BC) decorated with stucco reliefs, unusual compared to the usual frescoes. The dataset, because of its high resolution and accuracy, is a useful tool for study, restoration planning and enhancement of an environment normally closed to the public for conservation reasons. The dataset was acquired with active (Faro laser scanner) and passive (full-frame SLR) sensors through a spherical photogrammetry campaign. The data were reprocessed by combining Structure from Motion techniques to obtain a photogrammetric solution and Computer Graphic for colour correction (with digital painting tools) and geometry and texture optimization. The data mainly concern the 3D domain, have been reprocessed primarily with open source software and are stored in open formats: photogrammetric solution in utf-8 txt files, point clouds in binary ply, polygon meshes with mapping coordinates in blend format, images in jpeg format. The working group consists of researchers from CNR-ISPC: Enzo d'Annibale, Emanuel Demetrescu, Daniele Ferdani.
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DatasetDigital model of the extra-urban sanctuary of the city of Tusculum (5th phase, > 40 a.C.)Digital model of the extra-urban sanctuary of the city of Tusculum (5th phase, > 40 a.C.). The model describes the current state of the complex from the architectural survey of Quilici L., Quilici Gigli S. (1995) and Francesco De Stefano. It has been made by Autodesk Revit 2020, and simplified in Rhinoceros 4.0. Credits: José María Guerrero Vega (modeling); Antonio Pizzo (archaeological supervision).
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DatasetDesenzano del Garda (BS) - Extended Matrix della Villa RomanaExtended Matrix - Desenzano
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DatasetDesenzano (BS), Villa romana: storytelling e campagna fotografica (e-archeo project)Nell'ambito del progetto e-Archeo, coordinato dalla società ALES e avente come obiettivo la valorizzazione di diversi siti archeologici italiani, l'Università di Verona si è occupata dello studio della Villa Romana di Desenzano e del sito "Grotte di Catullo" di Sirmione, con la guida della prof.ssa Patrizia Basso. Sono state svolte ricerche bibliografiche con l'obiettivo di scrivere una narrazione che accompagnasse la visita virtuale ai due siti. La villa romana di Desenzano (BS), nota per i suoi preziosi mosaici di IV secolo d.C., è l'edificio residenziale meglio conosciuto e conservato dell'Italia settentrionale. Su indicazione del CNR-ISPC, una prima fase ha visto la risposta ad un questionario comprendente diverse domande sui diversi aspetti del sito, da cui trarre le tematiche principali per lo sviluppo della narrazione. Infine, il tutto è stato condensato in un testo preliminare, focalizzato nella narrazione del settore di rappresentanza della villa, che ha rappresentato il punto di partenza per lo sviluppo della visita virtuale, realizzata nella seconda fase del progetto. A ciò si è accompagnata una campagna fotografica all'interno del sito archeologico e del piccolo antiquarium, suddivisa per ambienti. I dati caricati (testi, fotografie) è uno strumento utile allo studio del complesso monumentate, a partire dalla prima fase dell'edificio, nel I secolo a.C., fino al suo abbandono nel V secolo d.C.
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DatasetCollezione di modelli 3D di modellini in scala di monumenti egizianiCollezione di 18 modelli 3D navigabili della collezione di maquettes del Museo Egizio di Torino. Questi artefatti, fabbricati in Egitto nell’Ottocento e arrivati al Museo nel 1823, rappresentano monumenti dell'Egitto e della Nubia: templi, portali e un obelisco. Alcuni di questi monumenti hanno subito uno spostamento a seguito della ‘Campagna Internazionale UNESCO per il salvataggio dei templi della Nubia’ durante gli anni Sessanta.
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DatasetCerveteri. Tomba Campana.Rendering, Storytelling, Back end scientificoRicostruzione virtuale della Tomba Campana nella necropoli di Monte Abatone a Cerveteri, in particolare la camera principale e la camera laterale destra. E' stato incluso anche un potenziale corredo e una simulazione delle deposizioni .Al modello 3D si accompagnano alcuni rendering 360 della tomba attuale (come è) e ricostruita (come era, da due punti di vista all'interno della tomba). Una mappa indica il loro posizionamento in pianta. A ciascun rendering si associano contenuti narrativi riferiti alla vista generale e ad alcuni elementi di approfondimento (identificati da maschere semantiche). Inoltre sui rendering è mappato anche il back end scientifico: il livello di affidabilità della ricostruzione è indicato con colori simbolici (rosso: elementi archeologici documentati in situ; azzurro: elementi soggetti a ricostruzione o restauro virtuale di un risarcimento derivante da evidenza fisica; verde: elementi ricostruiti in mancanza di concrete evidenze attraverso processi comparativi o deduttivi; giallo chiaro: anastilosi tipo 1: riposizionamento di frammenti esistenti ma rimossi o ritrovati in giacitura secondaria e attualmente conservati in altro contesto; giallo scuro: anastilosi tipo 2: ricostruzione o restauro virtuale del frammento riposizionato in anastilosi virtuale). Infine a completamento del back end scientifico ai vari elementi ricostruiti virtualmente sono associate le informazioni relative alle fonti e ai processi interpretatativi che hanno supporttao l'ipotesi ricostruttiva. Il gruppo di lavoro è multidisciplinare ed include istituzioni di ricerca e industrie creative.
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DatasetCerveteri, Tomba dei Rilievi. Dataset ricostruzione virtuale, back-end scientifico, storytellingRicostruzione virtuale della Tomba dei Rilievi nella necropoli della Banditaccia a Cerveteri. E' stato incluso anche un potenziale corredo e una simulazione delle deposizioni .Al modello 3D si accompagnano alcuni rendering 360 della tomba attuale (come è) e ricostruita (come era, da due punti di vista all'interno della tomba.Una mappa indica il loro posizionamento in pianta. A ciascun rendering si associano contenuti narrativi riferiti alla vista generale e ad alcuni elementi di approfondimento (identificati da maschere semantiche). Inoltre sui rendering è mappato anche il back end scientifico: il livello di affidabilità della ricostruzione è indicato con colori simbolici (rosso: elementi archeologici documentati in situ; azzurro: elementi soggetti a ricostruzione o restauro virtuale di un risarcimento derivante da evidenza fisica; verde: elementi ricostruiti in mancanza di concrete evidenze attraverso processi comparativi o deduttivi; giallo chiaro: anastilosi tipo 1: riposizionamento di frammenti esistenti ma rimossi o ritrovati in giacitura secondaria e attualmente conservati in altro contesto; giallo scuro: anastilosi tipo 2: ricostruzione o restauro virtuale del frammento riposizionato in anastilosi virtuale). Infine a completamento del back end scientifico ai vari elementi ricostruiti virtualmente sono associate le informazioni relative alle fonti e ai processi interpretatativi che hanno supporttao l'ipotesi ricostruttiva. Il gruppo di lavoro è multidisciplinare ed include istituzioni di ricerca e industrie creative.
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DatasetCerveteri, Tomba dei Capitelli. Dataset ricostruzione virtuale, back-end scientifico, storytellingRicostruzione virtuale della Tomba dei Capitelli nella necropoli della Banditaccia a Cerveteri, esemplificativa della tomba-casa etrusca. E' stato incluso anche un potenziale corredo e una simulazione delle deposizioni .Al modello 3D si accompagnano alcuni rendering 360 della tomba attuale (come è) e ricostruita (come era, da due punti di vista all'interno della tomba.Una mappa indica il loor posizionamento in pianta. A ciascun rendering si associano contenuti narrativi riferiti alla vista generale e ad alcuni elementi di approfondimento (identificati da maschere semantiche). Inoltre sui rendering è mappato anche il back end scientifico: il livello di affidabilità della ricostruzione è indicato con colori simbolici (rosso: elementi archeologici documentati in situ; azzurro: elementi soggetti a ricostruzione o restauro virtuale di un risarcimento derivante da evidenza fisica; verde: elementi ricostruiti in mancanza di concrete evidenze attraverso processi comparativi o deduttivi; giallo chiaro: anastilosi tipo 1: riposizionamento di frammenti esistenti ma rimossi o ritrovati in giacitura secondaria e attualmente conservati in altro contesto; giallo scuro: anastilosi tipo 2: ricostruzione o restauro virtuale del frammento riposizionato in anastilosi virtuale). Infine a completamento del back end scientifico ai vari elementi ricostruiti virtualmente sono associate le informazioni relative alle fonti e ai processi interpretatativi che hanno supporttao l'ipotesi ricostruttiva. Il gruppo di lavoro è multidisciplinare ed include istituzioni di ricerca e industrie creative.
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DatasetCerveteri, Monte Abatone. Rilievi e scansione 3D Tumulo Campana.Rilievo con laser scanner del Tumulo Campana, il monumento di maggior impatto visivo della Necropoli di Monte Abatone, con il suo diametro di oltre trenta metri. Il dataset comprende le nuvole di punti dell’intero tumulo, sia dell’esterno che delle camere interne ipogee, realizzate nell’anno 2021 da parte della Cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche (prof. Fernando Gilotta) del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali e della Cattedra di Disegno (prof.ssa A. Cirafici) del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”. L’acquisizione e l’elaborazione (prof. P. Argenziano, prof.ssa A. Avella, arch. T. Patriziano), sono suddivisi in nuvola di punti in formato .e57 e mesh poligonale in formato .ply. Il dataset, per la sua risoluzione e accuratezza, è uno strumento utile allo studio e alla valorizzazione di un monumento che sebbene sia conosciuto dalla metà del 1800, e giunto a noi con controverse fortune dei corredi delle camere sepolcrali, non aveva ancora ricevuto un approfondimento di studi sulla struttura, sia da un punto di vista materiale che architettonico, inserendolo nel contesto territoriale di appartenenza. Inoltre è un mezzo di valorizzazione poiché il monumento non è immediatamente accessibile al pubblico. Il dataset è stato acquisito con laser scanner Leica BLK360 e le nuvole sono state rielaborate con software Leica Cyclone. Il gruppo di lavoro è composto da ricercatori e professionisti del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali e di Architettura e Disegno industriale dell’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli” coordinati dal prof. F. Gilotta e prof.ssa A. Cirafici.
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DatasetCerveteri, Monte Abatone, Rilievi e scansione 3D area di scavo 2018-2019Rilievo con laser scanner dell’area di scavo indagata negli anni 2018-2019 nella Necropoli di Monte Abatone nei pressi del monumentale Tumulo Campana. La campagna di scavo è condotta dalle Università della Campania “L. Vanvitelli”, della Tuscia e di Bonn e ha riportato alla luce tombe e tamburi di tumuli finora sconosciuti permettendo la ricostruzione del paesaggio funerario antico. Il dataset comprende le nuvole di punti dell’intera area di scavo, sia dell’esterno che delle camere tombe ipogee, realizzate nell’anno 2019 da parte della Cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche (prof. Fernando Gilotta) del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali ed elaborate con la collaborazione della Cattedra di Disegno (prof.ssa A. Cirafici) del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”. L’acquisizione (dr. C. Rizzo, dr. T. D’Anna) e l’elaborazione (prof. P. Argenziano, prof.ssa A. Avella, arch. T. Patriziano), sono suddivisi in aree esterne e ambienti ipogei in nuvola di punti in formato .e57 e mesh poligonale in formato .ply. Il dataset, per la sua risoluzione e accuratezza, è uno strumento utile allo studio e alla valorizzazione di un’area sepolcrale che ogni anno è interrata per motivi di conservazione e sicurezza, permettendo di inserirla nel contesto territoriale di appartenenza. Il dataset è stato acquisito con laser scanner Leica BLK360 e le nuvole sono state rielaborate con software Leica Cyclone. Il gruppo di lavoro è composto da ricercatori e professionisti del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali e di Architettura e Disegno industriale dell’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli” coordinati dal prof. F. Gilotta e prof.ssa A. Cirafici.
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DatasetBronze horse head from Herculaneum. Current location: National Archaeological Museum of Naples, inv. n. 1153913D model obtained with photogrammetry techniques.
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DatasetApplication of Close-Range SfM Photogrammetry on three bases of Etruscan Bronze Candelabra from Spina NecropolisesApplication of Close-Range SfM Photogrammetry on three bases of Etruscan Bronze Candelabra from Spina Necropolises. This dataset contains the photogrammetry made 3D models of three Etruscan Bronze Candelabra found at Spina, dated to the 4th cent. BC, kept in the Archaeological Museum of Ferrara. The models were made through Agisoft Metashape from previously taken RAW photos, at the National Archaeological Museum of Ferrara, for master thesis purposes. Some minor issues of the meshes were solved using Blender before texturing the models. The folders are divided according to the tombs of provenance of the candelabra (T. 545, T. 1122, T. Unknown) and every folder contain: The OBJ, The texture, An additional folder with the reports generated from Agisoft Metashape.
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DatasetAlba Fucens, via dei Pilastri. Dataset ricostruzione virtuale, back-end scientifico, storytellingRicostruzione virtuale della Via dei Pilastri di Alba Fucens: elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche e rendering per la visita on site e mediante webapp dell'area archeologica. Una mappa 2d posiziona i punti di vista in pianta ai quali si riferiscono le foto e i rendering sferici 360 mostrano come si presenta attualmente l'area archeologica e come era. Il modello 3D ricostruisce la parte di via dei Pilastri adiacente al Macellum, il Foro e Cardo Maximus. Il dataset è stato modellato e texturizzato su 3ds Max tramite modellazione poligonale a partire da materiale di ricerca composito: rilievi cad, riferimenti fotografici, appunti di scavo. Illuminazione, creazione dei materiali e rendering 360° sono stati effettuati su Unreal Engine 5.0. I file 3d rilasciati sono in formato .max e .fbx per interoperabilità. La vista 360 dell'attuale e dell'ipotesi ricostruttiva sono accompagnati da una voice over che fornisce informazioni storiche. Alla ricostruzione sono associati tre audiovisivi (identificati da maschere semantiche): "La Venere di Alba", "Mezzanino" e "La bottega del falegname". Questi contenuti aggiuntivi permettono di approfondire cosa avveniva nelle botteghe. La ricostruzione è supportata dai contributi relativi al backend scientifico che mostrano con colorazioni differenti il livello di affidabilità e le fonti a supporto dell'ipotesi ricostruttiva. Tutti i contenuti di storytelling e scientifici sono in italiano e inglese. Gli speakeraggi sono stati realizzati da attori professionisti e registrati in studio. Referenti scientifici: MiC - Referente per il progetto: Emanuela Ceccaroni; Università degli Studi di Foggia, Dipartimento di Studi Umanistici - Daniela Liberatore, con la collaborazione di Giuliano De Felice, Riccardo Di Cesare, Angelo Valentino Romano. Elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche, rendering: Hubstract Made for Art - Silvia Belleggia, Luigi Vetrani, Emilia Martinelli, Stefano Fiori, Alessandro Stazzonelli, Livia Esposito, Mariacristina Capretti, Filippo Cornacchini
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DatasetAlba Fucens, Portico e Foro. Dataset ricostruzione virtuale, back-end scientifico, storytellingRicostruzione virtuale del Portico e del Foro di Alba Fucens: elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche e rendering per la visita on site e mediante webapp dell'area archeologica. Una mappa 2d posiziona i punti di vista in pianta ai quali si riferiscono le foto e i rendering sferici 360 mostrano come si presenta attualmente l'area archeologica e come era. Il modello 3D ricostruisce il Portico e il Foro sul quale si affaccia. Il dataset è stato modellato e texturizzato su 3ds Max tramite modellazione poligonale a partire da materiale di ricerca composito: rilievi cad, riferimenti fotografici, appunti di scavo. Illuminazione, creazione dei materiali e rendering 360° sono stati effettuati su Unreal Engine 5.0. I file 3d rilasciati sono in formato .max e .fbx per interoperabilità. La vista 360 dell'attuale e dell'ipotesi ricostruttiva sono accompagnati da una voice over che fornisce informazioni storiche. Alla ricostruzione sono associati due audiovisivi (identificati da maschere semantiche): "Il Foro" e "Calendario". Questi contenuti aggiuntivi permettono di approfondire la vista del Foro anche da un altro punto prospettico e la sua funzione, e il calendario dipinto sull’intonaco di un edificio per il quale sono stati ritrovati dei frammenti. La ricostruzione è supportata dai contributi relativi al backend scientifico che mostrano con colorazioni differenti il livello di affidabilità e le fonti a supporto dell'ipotesi ricostruttiva. Tutti i contenuti di storytelling e scientifici sono in italiano e inglese. Gli speakeraggi sono stati realizzati da attori professionisti e registrati in studio. Referenti scientifici: MiC - Referente per il progetto: Emanuela Ceccaroni; Università degli Studi di Foggia, Dipartimento di Studi Umanistici - Daniela Liberatore, con la collaborazione di Giuliano De Felice, Riccardo Di Cesare, Angelo Valentino Romano Elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche, rendering: Hubstract Made for Art - Silvia Belleggia, Luigi Vetrani, Emilia Martinelli, Stefano Fiori, Alessandro Stazzonelli, Livia Esposito, Mariacristina Capretti, Filippo Cornacchini
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DatasetAlba Fucens, Paesaggio e cinta muraria. Dataset ricostruzione virtualeRicostruzione virtuale del paesaggio e della cinta muraria di Alba Fucens: elaborazione modelli 3D e ricostruzioni virtuali per il video introduttivo all'area archeologica a cura della Rai per la visita on site e mediante webapp. Il modello 3D ricostruisce l'area di espansione, la cinta muraria, le strade e le volumetrie di Alba Fucens. Il dataset è stato modellato e texturizzato su 3ds Max tramite modellazione poligonale a partire da materiale di ricerca composito: rilievi cad, riferimenti fotografici, appunti di scavo. Illuminazione, creazione dei materiali e rendering 360° sono stati effettuati su Unreal Engine 5.0. Referenti scientifici: MiC - Referente per il progetto: Emanuela Ceccaroni; Università degli Studi di Foggia, Dipartimento di Studi Umanistici - Daniela Liberatore, con la collaborazione di Giuliano De Felice, Riccardo Di Cesare, Angelo Valentino Romano, Elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche, rendering: Hubstract Made for Art - Silvia Belleggia, Luigi Vetrani, Emilia Martinelli, Stefano Fiori, Alessandro Stazzonelli, Livia Esposito, Mariacristina Capretti, Filippo Cornacchini
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DatasetAlba Fucens, Macellum. Dataset ricostruzione virtuale, back-end scientifico, storytellingRicostruzione virtuale del Macellum di Alba Fucens: elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche e rendering per la visita on site e mediante webapp dell'area archeologica. Una mappa 2d posiziona i punti di vista in pianta ai quali si riferiscono le foto e i rendering sferici 360 mostrano come si presenta attualmente l'area archeologica e come era. Il modello 3D ricostruisce il Macellum nelle sue diverse fasi evolutive. Il dataset è stato modellato e texturizzato su 3ds Max tramite modellazione poligonale a partire da materiale di ricerca composito: rilievi cad, riferimenti fotografici, appunti di scavo. Illuminazione, creazione dei materiali e rendering 360° sono stati effettuati su Unreal Engine 5.0. I file 3d rilasciati sono in formato .max e .fbx per interoperabilità. Gli oggetti di utilizzo e la mensa ponderaria sono modellati e texturizzati tramite fotogrammetria. I modelli 3d degli oggetti e della mensa ponderaria sono completi di texture e rilasciati in formato .max e .fbx. La vista 360 dell'attuale e dell'ipotesi ricostruttiva delle diverse fasi del Macellum sono accompagnati da una voice over che fornisce informazioni storiche. Alla ricostruzione sono associati due audiovisivi (identificati da maschere semantiche): "Il Cuoco" e "Mensa Ponderaria". Questi contenuti aggiuntivi permettono di approfondire la vita del Macellum. La ricostruzione è supportata dai contributi relativi al backend scientifico che mostrano con colorazioni differenti il livello di affidabilità e le fonti a supporto dell'ipotesi ricostruttiva. Tutti i contenuti di storytelling e scientifici sono in italiano e inglese. Gli speakeraggi sono stati realizzati da attori professionisti e registrati in studio. Referenti scientifici: MiC - Referente per il progetto: Emanuela Ceccaroni; Università degli Studi di Foggia, Dipartimento di Studi Umanistici - Daniela Liberatore, con la collaborazione di Giuliano De Felice, Riccardo Di Cesare, Angelo Valentino Romano Elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche, rendering: Hubstract Made for Art - Silvia Belleggia, Luigi Vetrani, Emilia Martinelli, Stefano Fiori, Alessandro Stazzonelli, Livia Esposito, Mariacristina Capretti, Filippo Cornacchini
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DatasetAlba Fucens, Basilica. Dataset ricostruzione virtuale, back-end scientifico, storytellingRicostruzione virtuale della Basilica di Alba Fucens: elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche e rendering per la visita on site e mediante webapp dell'area archeologica. Una mappa 2d posiziona i punti di vista in pianta ai quali si riferiscono le foto e i rendering sferici 360 mostrano come si presenta attualmente l'area archeologica e come era. Il modello 3D ricostruisce l'interno e l'esterno della Basilica. Il dataset è stato modellato e texturizzato su 3ds Max tramite modellazione poligonale a partire da materiale di ricerca composito: rilievi cad, riferimenti fotografici, appunti di scavo. Illuminazione, creazione dei materiali e rendering 360° sono stati effettuati su Unreal Engine 5.0. I file 3d rilasciati sono in formato .max e .fbx per interoperabilità. Il busto di Agrippina è modellato e texturizzato tramite fotogrammetria e il modello 3d è completo di texture e rilasciato in formato .max e .fbx La vista 360 dell'attuale e dell'ipotesi ricostruttiva sono accompagnati da una voice over che fornisce informazioni storiche. Alla ricostruzione è associato l'audiovisivo ""Tribunali e Gallerie" per raccontare cosa vi avveniva. Un altro contributo aggiuntivo è il busto di Agrippina in 3d navigabile nella app con contributo audio che ne racconta le visite ad Alba Fucens. La ricostruzione è supportata dai contributi relativi al backend scientifico che mostrano con colorazioni differenti il livello di affidabilità e le fonti a supporto dell'ipotesi ricostruttiva. Tutti i contenuti di storytelling e scientifici sono in italiano e inglese. Gli speakeraggi sono stati realizzati da attori professionisti e registrati in studio. Referenti scientifici: MiC - Referente per il progetto: Emanuela Ceccaroni; Università degli Studi di Foggia, Dipartimento di Studi Umanistici - Daniela Liberatore, con la collaborazione di Giuliano De Felice, Riccardo Di Cesare, Angelo Valentino Romano Elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche, rendering: Hubstract Made for Art - Silvia Belleggia, Luigi Vetrani, Emilia Martinelli, Stefano Fiori, Alessandro Stazzonelli, Livia Esposito, Mariacristina Capretti, Filippo Cornacchini
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Dataset3D reconstrutive model of the bronze Nike (Victory) statue, from Punta del Serrone (Brindisi, Italy); Hellenistic period3D reconstrutive model of the bronze Nike (Victory) statue, from Punta del Serrone (Brindisi, Italy); Hellenistic period; current location: Brindisi, Archaeological Museum "F. Ribezzo". Credits: graphic rendering: Fabiola Malinconico, Cultural Heritage Department, University of Salento; 3D Laser Scans: Adriana Bandiera, SIBA- University of Salento; creative modeling: Matteo Toriello, 3D Box Creative Lab; rendering: Giuliano De Felice, Università di Bari; scientific research and design: Katia Mannino, Cultural Heritage Department, University of Salento.
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Dataset3D reconstrutive model of the bronze male statue known as the "Hellenistic Prince" or "Lucius Aemilius Paullus, from Punta del Serrone (Brindisi, Italy); 2nd century BC3D reconstrutive model of the bronze male statue known as the "Hellenistic Prince" or "Lucius Aemilius Paullus, from Punta del Serrone (Brindisi, Italy); 2nd century BC; current location: Brindisi, Archaeological Museum "F. Ribezzo". Credits: graphic rendering: Fabiola Malinconico, Cultural Heritage Department, University of Salento; 3D Laser Scans: Adriana Bandiera, SIBA- University of Salento; creative modeling: Matteo Toriello, 3D Box Creative Lab; rendering: Giuliano De Felice, Università di Bari; scientific research and design: Katia Mannino, Cultural Heritage Department, University of Salento.
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Dataset3D reconstructive model of the bronze statue of the little girl, from Punta del Serrone (Brindisi, Italy); 2nd century AD3D reconstructive model of the bronze statue of the little girl, from Punta del Serrone (Brindisi, Italy); 2nd century AD; current location: Brindisi, Archaeological Museum "F. Ribezzo". Credits: graphic rendering: Fabiola Malinconico, Cultural Heritage Department, University of Salento; 3D Laser Scans: Adriana Bandiera, SIBA- University of Salento; creative modeling: Matteo Toriello, 3D Box Creative Lab; rendering: Giuliano De Felice, Università di Bari; scientific research and design: Katia Mannino, Cultural Heritage Department, University of Salento.
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Dataset3D photorealistic model of pseudo-centuripine vase. Detail of basin (Padova, Marchetti collection, CM7)3D photorealistic model of the centurpine vase. The vase was acquired with a structured light system (Cronos Dual by Open Technologies - Faro rebranded) and processed with Optical RevEng Pro. The vase was acquired using turntable synchronized with the acquisition software, setting with a fixed rotation angle of 32 °. 44 scans were acquired for the vase. Credits: Emanuela Faresin.
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Dataset3D photorealistic model of pseudo-centuripine vase with lid decorated with a female figure (Padova, Marchetti collection, CM7)3D photorealistic model of the centurpine vase. The vase was acquired with a structured light system (Cronos Dual by Open Technologies - Faro rebranded) and processed with Optical RevEng Pro. The vase was acquired using turntable synchronized with the acquisition software, setting with a fixed rotation angle of 32 °. 33 scans were acquired for the lid. Credits: Emanuela Faresin.
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Dataset3D model of the Villa of Castellito (Catania, Sicily) in the construction phase of the second half of the third century AD3D model of the Villa of Castellito (Catania, Sicily) in the construction phase of the second half of the third century AD. The simplified Virtual Model has been conceived as reconstructive proposals for architectural structures and realized by Rhinoceros 7.0, starting from the planimetric drawing and from the limited remains in situ. Credits: Claudia Lamanna (modeling)
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Dataset3D model of the left side of the portal in Corte dei Pali già Testori (Cannaregio 3837, Venice, Italy)Part of the photogrammetric model of the portal in Corte dei Pali già Testori (Cannaregio 3837, Venice, Italy). Photos taken with Canon EOS 100D; topography Leica Disto S910; processing Agisoft Metashape. Credits: Eleonora Delpozzo.
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Dataset3D model of the base of San Vidal bell tower, visible side. Campiello San Vidal (Sestiere San Marco, Venice, Italy)Photogrammetric model of San Vidal bell tower base, visible side. Current location: Campiello San Vidal (Venice, Italy). Photos taken with Canon EOS 100D; topography Leica Disto S910; processing Agisoft Metashape. Credits: Eleonora Delpozzo
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Dataset3D model of red-figure skyphos from tomb 219 in Davanzali necropolisAncona, Museo Archeologico Nazionale delle Marche, inv. 27416: red-figure skyphos from tomb 219 Davanzali, Courtesy of Ministero della Cultura - Direzione Regionale Musei Marche. The 3D model was authored using SfM digital photogrammetric techniques after color calibration and color profile checking for 40 pictures of the item.
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Dataset3D model of Ma’agan Michael shipThis detailed 3D model of the Ma’agan Michael ship was inspired on what we know from the archaeological record. There are two scholarly reconstructions of this hull. We based our model on the Jay Rosloff set of lines mainly for aesthetic reasons. Even though Henry Winters and Yaacov Kahanov produced a second set of lines, later and with more data, we decided to develop our model from Jay Rosloff’s drawings because they look more in tune with the iconography available for vessels of this period. There are several versions available in different formats.
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Dataset3D model of Kyrenia ShipThis detailed 3D model of a late Classical ship was inspired of what we know from the archaeological record. There are several versions of this reconstructed vessel, available in different formats. The present model was developed based on J. Richard Steffy's drawings, with kind permission of Susan Katzev.
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Dataset3D model of frontal bone of a skeletal individual from the KR-N1 necropolis (Dhofar, Oman)3D model of a frontal bone of a male adult skeletal individual from the KR-N1 necropolis (Dhofar, Oman); current location: Museum of Frankincense Land of Salalah (inv. IQM18B.US124.HB1). The 3D model has been realised applying the 3D photogrammetric reconstruction, using the software Agisoft Metashape Professional 1.7. Credits: Matteo Vangeli (modeling); Gabriele Gattiglia, Filippo Sala (digital supervision); Silvia Lischi (archaeological supervision).
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Dataset3D model of first upper left incisor of a skeletal individual from the KR-N1 necropolis (Dhofar, Oman)3D model of permanent first upper left incisor of an adult skeletal individual from the KR-N1 necropolis (Dhofar, Oman); current location: Museum of Frankincense Land of Salalah (inv. IQM18B.US124.HB3). The 3D model has been realised applying the 3D photogrammetric reconstruction, using the software Agisoft Metashape Professional 1.7. Credits: Matteo Vangeli (modeling); Gabriele Gattiglia, Filippo Sala (digital supervision); Silvia Lischi (archaeological supervision).
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Dataset3D model of calcific lymph node of a skeletal individual from the KR-N1 necropolis (Dhofar, Oman)3D model of calcific lymph node of a skeletal individual from the KR-N1 necropolis (Dhofar, Oman); current location: Museum of Frankincense Land of Salalah (inv. IQM18B.US124.HB51). The 3D model has been realised applying the 3D photogrammetric reconstruction, using the software Agisoft Metashape Professional 1.7. Credits: Matteo Vangeli (modeling); Gabriele Gattiglia, Filippo Sala (digital supervision); Silvia Lischi (archaeological supervision).
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Dataset3D model of Athenian Trireme warshipThis is a detailed 3D model of a Classical boat loosely based on the Athenian Trireme Olympias, inspired on what we know from the archaeological record. It was developed combining several sources on this subject, mainly geometric plans and other drawings published by Morrison, J.; Coates J. and Rankov, N. More (2000, Cambridge University Press, 319 pages). Details can be found in the download page and the metadata of the files.
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Dataset3D model of amphora Kamares style (Middle Minoan period, 1950-1700 BC), from the Palace of Phaistos (Crete)3D model of amphora Kamares style (Middle Minoan period, 1950-1700 b.C.), from the Palace of Phaistos (Crete) (inv. F347); current location: Archaeological Museum of Herakleion (inv. HM10551). The simplified Virtual Model has been conceived for gaming and realized by Rhinoceros 7.0, starting from the rotation of a 2D profile of the amphora and adding the nautilus and double spiral decoration vectorialized from a photograph of the original. Credits: Graziana D’Agostino (modeling); Francesca Buscemi, Marianna Figuera (archaeological supervision).
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Dataset3D model of a right clavicle of a sub-adult skeletal individual from the KR-N1 necropolis (Dhofar, Oman)3D model of a right clavicle of a sub-adult skeletal individual from the KR-N1 necropolis (Dhofar, Oman); current location: Museum of Frankincense Land of Salalah (inv. IQM18B.US124.HB51). The 3D model has been realised applying the 3D photogrammetric reconstruction, using the software Agisoft Metashape Professional 1.7. Credits: Matteo Vangeli (modeling); Gabriele Gattiglia, Filippo Sala (digital supervision); Silvia Lischi (archaeological supervision).
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Dataset3D model of a pendant shaped like an oinochoe before restoration (VI sec. BC)3D model of a pendant shaped like an oinochoe before restoration (inv. T27 C.V.71); current location Archaeological Museum of Ascoli Piceno (Marche, Italy). The lowpoly virtual model has been generated from a highpoly version realized by Agisoft Metashape. The geometry was processed in Meshlab, texture baking (diffuse and normal maps) was carried out in Blender.
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Dataset3D model of a pendant shaped like an oinochoe after restoration (VI sec. BC)3D model of a pendant shaped like an oinochoe after restoration (inv. T27 C.V.71); current location Archaeological Museum of Ascoli Piceno (Marche, Italy). The lowpoly virtual model has been generated from a highpoly version realized by Agisoft Metashape. The geometry was processed in Meshlab, texture baking (diffuse and normal maps) was carried out in Blender.