Collection
Documentation, conservation and restoration
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Subject Theme & Technological Classification
- Subject Class (267 items)
- Access, dissemination and education (52 items)
- Documentation, conservation and restoration (78 items)
- Fieldwork: survey, excavation and in-situ analysis (41 items)
- Geoarchaeology and environmental heritage studies (27 items)
- Imaging, sensing and diagnostic techniques (15 items)
- Material analysis and archaeometry (8 items)
- Object classification and typologies (14 items)
- Textual heritage: epigraphy and written sources (27 items)
- Theoretical and methodological approaches (5 items)
- Technological Classification (438 items)
- Artificial Intelligence (2 items)
- Computer Graphics (10 items)
- Database (83 items)
- Data Encoding & Metadata (24 items)
- GIS & Cartography (48 items)
- Multimedia & Web Tools (66 items)
- Remote Sensing & Survey (82 items)
- Statistical Analysis & Data Visualization (11 items)
- Virtual Reality & 3D Modeling (112 items)
- Subject Class (267 items)
- Title
- eng Documentation, conservation and restoration
- Description
- eng Includes scientific documentation activities and all forms of conservation and restoration interventions. Covers conservation reports, 3D recording for preservation, and planning of restoration projects.
Items
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Interactive ResourceWikiCARE_ItaliaLa piattaforma WIKI, finanziata in parte grazie a progetti di Rilevante Interesse Nazionale (bandi 2012 e 2015), conta su un'equipe di più di 80 collaboratori di diverse istituzioni italiane tra cui Università, Istituti di Ricerca, Soprintendenze e anche studiosi freelance che partecipano insieme nella creazione della più ampia schedatura informatica delle chiese altomedievali italiane a tutt'oggi esistente. La coordinatrice generale della piattaforma WikiCARE_Italia è Alexandra Chavarria Arnau, coordinatrice anche della schedatura dell'Italia settentrionale. Il coordinamento per l'Italia centrale è stato affidato a Federico Guidobaldi (Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana) mentre l'Italia meridionale è coordinata da Giuliano Volpe e Roberta Giuliani (Università di Foggia).
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Interactive ResourceVR application of the Roman theatres of CreteVR application of the Roman Theatres of Crete for Oculus Rift.
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DatasetVitruvian Tuscanic Column. BIM modelSimple parametric column created according to the description made by Vitruvius (De Architectura, IV, VII, 3-4). The column was created as a family with Revit 2024 (Column Tuscanic.rfa). The column base, shaft and capital are nested within the hosting family. All nested family are either loaded in the file and saved in a specific folder called NestedFamilies. The interpretation of the source is explained in the family parameter tooltips.
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Interactive ResourceVisualizzare Ravenna - Una guida VisualeVisualizzare Ravenna si propone di osservare, descrivere e narrare la geografia e la storia dei luoghi grazie all’incontro tra la lettura filologica del documento tradizionale - sia esso cartografico, iconografico o letterario - e le potenzialità delle tecnologie multimediali.
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DatasetVelia, Quartiere orientale, cd. Agorà. Storytelling, backend scientifico, ricostruzioniIl complesso della cd. Agorà di Elea-Velia rappresenta un esempio significativo dell'architettura pubblica della città ellenistica, maturata in un periodo di particolare floridezza economica, i cui riflessi si colgono bene anche nei numerosi interventi di carattere urbanistico. L'edificio, esplorato intorno alla metà del Novecento, non ha conosciuto ancora un'edizione filologica, resa poco agevole anche dalla mancanza di dati di scavo e dalla decontestualizzazione dei materiali recuperati all'epoca. Ancora discussa, peraltro, è l’interpretazione della struttura che, tra le diverse possibilità, è stata di recente considerata come un ginnasio, valorizzando un’ipotesi formulata agli inizi degli anni Sessanta del Novecento. La narrazione elaborata per il progetto E-Archeo ha inteso presentare una prima lettura dell'organizzazione del terrazzamento più basso nella fase ellenistica avanzata, affrontando numerosi problemi ancora aperti, come l'assetto del settore di ingresso, il sistema di accesso al cortile porticato interno, gli interventi di ‘anastilosi’ pregressi, etc. Nell'elaborazione dello storytelling, del backend scientifico e delle ricostruzioni, curate da Carraro Lab, si è tentato, come per gli altri edifici velini, di coinvolgere l'utente e il visitatore nelle riflessioni sulle problematiche ancora aperte e sul percorso ricostruttivo, reso difficoltoso anche dalle trasformazioni dovute al dissesto idrogeologico dell'area in cui sorge l'edificio. L’analisi del complesso e del suo rapporto con la fascia mesourbana della città è stata integrata con alcuni tematismi che contraddistinguono Velia, come la ricchezza delle sorgenti naturali, l’attestazione di peculiari magistrature (ginnasiarchia) legate alla gestione di questo tipo di edifici ancora nella prima età imperiale, insieme ad altri di carattere generale sui ginnasi, sulla loro organizzazione e sul ruolo nel tessuto sociale.
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DatasetVelia, Quartiere meridionale, Unità domestica A.I.2. Storytelling, backend scientifico, ricostruzioniIl Quartiere meridionale di Elea-Velia conserva alcune interessanti evidenze della cultura abitativa di età ellenistica. In particolare, la casa A.I.2 è stata scelta nell'ambito del Progetto E-Archeo per la planimetria più articolata rispetto alle semplici case a cortile centrale. L'unità, infatti, è assimilabile al tipo cosiddetto "a pastas", per la presenza di un vano, a pianta rettangolare allungata, che funge da raccordo e da filtro tra il settore della casa posto intorno a cortile e quello più riservato, costituito da tre ambienti quadrangolari affiancati. L'edificio è interessato da una lunga sequenza di interventi costruttivi, a partire dall'impianto databile agli inizi del III sec. a.C., fino all'età imperiale avanzata. Le ricostruzioni, curate da Carraro Lab, propongono la casa nei suoi primi decenni di occupazione, recuperando, nel percorso narrativo, i temi essenziali dell'abitare in questo ambito cronologico. In assenza dei dati di scavo e dei contesti dei materiali rinvenuti nel corso delle ricerche della prima metà del Novecento, sono state evidenziate le diverse connotazioni planimetrico-spaziali dell'edificio. Il cortile, in posizione centrale, era destinato ad aerare e a illuminare gli ambienti che si disponevano intorno, mentre uno dei vani di questo settore, per la collocazione e gli elementi di confronto con un'altra casa dello stesso isolato (A.I.3), poteva essere stato funzionale ai momenti di aggregazione sociale, come ad esempio il banchetto. Nel grande vano, identificabile come la pastas, sono stati proposti altri elementi di carattere generale, come le aree di piccolo stoccaggio, le dispense e o gli arredi in legno utilizzati in questo periodo. Gli ambienti posti nella parte più riservata della casa sono stati considerati di soggiorno, con le attività della tessitura, o destinati al riposo notturno, mentre altri oggetti, come la ceramica a vernice nera o i bracieri fittili hanno consentito di richiamare, in senso più ampio, alcuni degli aspetti della cultura materiale della città, nell'età ellenistica avanzata.
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DatasetVelia, Quartiere meridionale, cd. Insula II. Storytelling, backend scientifico, ricostruzioniIl complesso dell'Insula II occupa un intero isolato del Quartiere meridionale di Velia, lungo un'importante via di accesso alla città. L'edificio è al centro di un vivace dibattito incentrato soprattutto sui problemi cronologici, relativamente alle fasi edilizie, e su quelli interpretativi. La struttura è composta da un primo settore porticato, in cui era posizionato un altare, seguito da un ampio spazio scoperto, forse un giardino, delimitato da un criptoportico a tre bracci su cui si impostava, probabilmente, un altro portico. Sul piano cronologico l'impianto della struttura è datato alla prima metà del I sec. a.C. o all'età augustea, mentre le trasformazioni successive giungono fino al tardo antico. Le interpretazioni più recenti, invece, sono orientate a riconoscere, nell'edificio, la sede di un'associazione professionale, secondo alcuni legata alla medicina, per il rinvenimento di un ricco arredo scultoreo, composto da un nucleo di statue di medici eleati e di erme, tra le quali quella di Parmenide, da un ciclo di ritratti della famiglia imperiale giulio-claudia e da un gruppo di teste di filosofi, divinità, etc. Le ricostruzioni, curate da Carraro Lab, delineano una proposta di lettura dell'edificio nella primissima età imperiale, che ha affrontato molti temi ancora discussi, come, ad esempio, il rapporto funzionale tra i diversi settori del complesso o la ricomposizione dei portici prima delle variazioni dovute alle fasi più mature dell'edificio e ai restauri moderni. La mancanza di dati di scavo affidabili sul rinvenimento delle statue e sulla loro originaria collocazione, rispetto alle fasi edilizie, ha suggerito di presentare il problema dell'arredo scultoreo come tematismo di carattere più generale, legato all'articolazione tipologica degli spazi e degli organismi architettonici del complesso, coinvolgendo l'utente, anche in questo caso, nel dibattito scientifico aperto e nella complessità della lettura e del percorso ricostruttivo.
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DatasetVelia, cd. Terrazze sacre. Fortilizio di Castelluccio. Storytelling, backend scientifico, ricostruzioniNell'ambito del sistema difensivo di Elea-Velia, il fortilizio di Castelluccio rappresenta, in età ellenistica, la struttura più rilevante per posizione e dimensioni. La torre, a pianta rettangolare allungata, proteggeva il punto di raccordo tra due tratti delle fortificazioni che si sviluppavano lungo il versante settentrionale e meridionale della città, ma costituiva, soprattutto, una postazione strategica di controllo delle aree interne, gravitanti intorno all'abitato. Per questo motivo la torre doveva prevedere un presidio stabile e particolarmente significativo, rispetto alle altre torri a pianta quadrangolare distribuite lungo il tracciato delle mura. La ricostruzione per il progetto E-Archeo, curata da Carraro Lab, ha inteso sottolineare proprio questo aspetto dell'edificio che assumeva una posizione dominante per la collocazione alla sommità di un declivio molto ripido. Le viste privilegiano la rappresentazione dell'assetto interno del fortilizio, dotato di una scala di accesso nel corso della seconda fase edilizia databile agli inizi del III sec. a.C., e quello esterno, caratterizzato da un terrazzamento interpretato come un proteichisma, un apprestamento avanzato che proteggeva, anche con altre strutture mobili, le eventuali sortite dei difensori. La presenza di macchine da guerra allude sia alle esigenze difensive di questo settore delle fortificazioni di Elea-Velia, sia, più in generale, al tema delle tecnologie e della poliorcetica di età ellenistica.
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DatasetVelia, Acropoli, Unità domestica A.XV. Storytelling, backend scientifico, ricostruzioniLe pendici meridionali dell’acropoli di Elea-Velia hanno restituito un ampio nucleo dell’abitato riferibile alle prime generazioni dei Focei, che fondano la città intorno al 540-535 a.C., distribuito lungo i terrazzamenti naturali. Gli edifici, di dimensioni contenute, in media 20-30 m2, presentano, generalmente, una planimetria rettangolare, suddivisa in due ambienti, di cui uno di dimensioni minori. L’unità domestica A.XV, individuata nell'ambito del progetto E-Archeo, viene proposta nella sua ultima fase di utilizzo, quando una sola delle due originarie porte di ingresso consentiva l’accesso direttamente dall’asse stradale su cui si disponeva la struttura. La ricostruzione, curata da Carraro Lab, ripropone l'edificio nel suo rapporto con la viabilità e, in particolar modo, con l'orografia antica, sottolineando uno degli aspetti caratterizzanti dell'organizzazione dell'abitato dell'acropoli. Nelle viste della parte esterna, inoltre, sono stati sviluppati i tematismi legati alle tecniche costruttive e alle soluzioni adottate per i sistemi di copertura e impermeabilizzazione dei tetti. All'interno degli ambienti, di cui non si conoscono i contesti d’uso per l’abbandono e l’obliterazione intenzionali intorno al 480 a.C., sono state suggerite, a titolo esemplificativo, alcune delle attività domestiche ricorrenti in questo ambito cronologico, mentre altri oggetti richiamano diversi aspetti della cultura materiale di Elea-Velia, sul finire del VI sec. a.C.
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DatasetVelia, Acropoli, Unità domestica A.I. Storytelling, backend scientifico, ricostruzioniL'unità domestica A.I si colloca in un settore dell'abitato tardo arcaico di Elea-Velia posto su una dorsale che si sviluppa dall'acropoli verso l'interno. Questa abitazione, nell'ambito del progetto E-Archeo, è stata individuata, considerate anche le lacune documentarie e la momentanea inaccessibilità delle strutture, per la peculiarità della planimetria, riferibile al tipo definito "ad ante" per il prolungamento, nella parte frontale, delle pareti perimetrali laterali. Questo modulo, che si richiama a repertori più antichi, a Elea-Velia viene adottato alla fine del VI sec. a.C. e non appare diffuso, allo stato attuale delle conoscenze, nell'architettura domestica magno-greca di questo periodo. L'edificio A.I, inoltre, si distingue anche per un intervento di ampliamento che, pochi anni dopo la sua costruzione, comporta l'aggiunta, al singolo ambiente originario, di altri due vani. In assenza dei contesti d'uso per l'obliterazione intenzionale della struttura, come accade per tutto l'abitato dell'acropoli, intorno al 480 a.C., il racconto dell'unità domestica e la proposta ricostruttiva, curata da Carraro Lab, si sono arricchiti di una serie di richiami all'organizzazione dello spazio domestico greco, alle attività quotidiane, come la tessitura o la cottura dei cibi su sostegni mobili in terracotta. Altri focus sono stati dedicati alla cultura materiale o ad alcuni eventi significativi di questa fase cronologica di Elea-Velia.
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Interactive ResourceVani Interacrive eXperienceThe interactive exploration of Vani Virtual eXperience allows accessing a specific area of the Vani temple-city of historical-archaeological interest: the so-called mosaic floored temple, located a few meters away from the entry gate of Vani and the Archaeological Museum.
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Interactive Resource
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Interactive ResourceTESS | Portale WebLa necessità di creare un cosiddetto portale web nasce dal voler consentire la fruizione on-line dei dati presenti nel Database TESS ad un’utenza allargata – e teoricamente illimitata – che non abbia la necessità, dal punto di vista di dotazione software e di autorizzazioni di accesso, di interfacciarsi al sistema tramite il protocollo di comunicazione “fmnet” (che implica l’installazione sulla postazione in uso del software proprietario FileMaker), ma semplicemente tramite un comune browser per la navigazione internet (Firefox, Chrome, Safari) installato in modo nativo o scaricabile gratuitamente su postazioni eterogenee (desktop/portable computer, tablet e smartphone).
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DatasetTeramo. Madonna della Cona. Ricostruzione BIM del tempio tardo-repubblicanoIl dataset costituisce l'ipotesi di ricostruzione virtuale del tempio tardo-repubblicano di Madonna della Cona, Teramo (TE). Il modello ricostruttivo è stato realizzato in Autodesk Revit 2024. Nel dataset è fornita una versione .ifc dello stesso. I dati sono stati presentati dagli autori al VI Convegno di Deliciae Fictiles (17-19 / 10 / 2024).
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DatasetSo-called Cavallo Mazzocchi. Current location: National Archaeological Museum of Naples, inv. n. 49043D model obtained with photogrammetry techniques.
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DatasetSirmione (BS), Grotte di Catullo, ipotesi ricostruttiva: piante, sezioni, prospetti ed Extended MatrixNell'ambito del progetto e-Archeo, coordinato dalla società ALES e avente come obiettivo la valorizzazione di diversi siti archeologici italiani, l'Università di Verona si è occupata dello studio della Villa Romana di Desenzano e del sito "grotte di Catullo" di Sirmione, con la guida della prof.ssa Patrizia Basso. Sono qui presentati i risultati dei lavori volti a fornire un'ipotesi ricostruttiva del sito "grotte di Catullo". Si è proceduto con lo studio stilistico e comparato di edifici e contesti simili a quelli oggetto di studio che unito all’analisi delle fonti antiche ha permesso di dedurre le norme di proporzionamento dei diversi elementi architettonici e strutturali nonché di formulare delle ipotesi interpretative di come doveva apparire l’edificio all’epoca della sua costruzione. Ciò ha permesso di elaborare dei disegni ricostruttivi 2D propedeutici alla realizzazione dei modelli 3D della villa romana (Soriano). Contestualmente si è proceduto con la realizzazione dei contenuti scientifici, quali fonti (storiche, iconografiche e di confronto) e processi interpretativi, fondamentali per poter effettuare la mappatura dei livelli di affidabilità sulle ricostruzioni virtuali. La mappatura dei livelli di affidabilità è stata effettuata utilizzando il linguaggio Extended Matrix (sviluppato da E. Demetrescu, CNR) che permette di implementare in un modello tridimensionale per volumi semplificati le fonti ed i processi interpretativi che hanno condotto all’ipotesi ricostruttiva (Delbarba). A tutto ciò si è affiancato un lavoro di studio e confronto dei frammenti pittorici per permettere di proporre un'ipotesi della decorazione parietale originaria di due ambienti oggetto di ricostruzione (Bianchi).
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Interactive ResourceSethlans: la banca dati dei bronzi del Museo FainaLa banca dati intende fungere da sussidio informatico per le ricerche sulle produzioni bronzistiche di età etrusca, in particolare di quei centri e di quei territori (soprattutto Chiusi, Orvieto, Perugia) da dove provengono gli oggetti che fanno parte della raccolta.
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DatasetSegni (RM): Museo comunale. Rilievo fotogrammetricoRilievo del Museo comunale della città di Segni (RM). Il dataset è stato acquisito attraverso una campagna di fotogrammetria terrestre. I dati sono stati rielaborati unendo tecniche di Structure from Motion per ottenere una soluzione fotogrammetrica. I dati sono stati elaborati prevalentemente con software open source e sono conservati in formati aperti: immagini in formato jpeg. Il gruppo di lavoro è composto da Emanuel Demetrescu, Adriano Averini, Marco Martuscelli, Emilia Valletta, Augusto Palombini ed Eleonora Scopinaro.
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DatasetRicostruzione digitale della piazza del suburbio di NoraRicostruzione digitale della piazza lastricata di Nora (Pula, CA), spazio pubblico della città risalente all'età imperiale romana. Il dataset, funzionale alla valorizzazione delle strutture conservate on site e offsite mediante una webapp, è stato realizzato da Katatexilux modellando il monumento con il software Blender; il modello è stato infine texturizzato e renderizzato con Autodesk 3ds Max. La ricostruzione ha preso le mosse dai rilievi digitali del monumento, e dai dati di scavo acquisiti ed elaborati dall'Università degli Studi di Cagliari. Il processo ricostruttivo è stato validato mappando le fonti interpretative su immagini 2D equirettangolari della ricostruzione virtuale, definendo campiture cromatiche corrispondenti ai livelli di affidabilità e alle relative fonti. Funzionali alla realizzazione della webapp, sono state prodotte delle maschere semantiche di sintesi relative ai principali elementi ricostruiti e visibili nelle viste equirettangolari prodotte, così come sono state realizzate delle maschere funzionali allo storytelling della ricostruzione.
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DatasetRicostruzione digitale della necropoli fenicia e punica nord-occidentale di NoraRicostruzione digitale della necropoli fenicia e punica nord-occidentale di Nora (Pula, CA), spazio funerario della città antica sfruttato sin dalla prima fase di frequentazione fenicia (VIII sec. a.C.) e per tutta l'età punica (fine VI-III sec. a.C.). Il dataset, funzionale alla valorizzazione delle strutture conservate on site e offsite mediante una webapp, è stato realizzato da Katatexilux modellando il monumento con il software Blender; il modello è stato infine texturizzato e renderizzato con Autodesk 3ds Max. La ricostruzione ha preso le mosse dai rilievi digitali dell'area, degli elementi di corredo rinvenuti e rilevati sul campo e in laboratorio, dalla planimetria ricostruttiva e dai dati di scavo acquisiti ed elaborati dall'Università di Padova. Il processo ricostruttivo è stato validato mappando le fonti interpretative su immagini 2D equirettangolari della ricostruzione virtuale, definendo campiture cromatiche corrispondenti ai livelli di affidabilità e alle relative fonti. Funzionali alla realizzazione della webapp, sono state prodotte delle maschere semantiche di sintesi relative ai principali elementi ricostruiti e visibili nelle viste equirettangolari prodotte, così come sono state realizzate delle maschere funzionali allo storytelling della ricostruzione.
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DatasetRicostruzione digitale dell'edificio a est del foro di NoraRicostruzione digitale dell'edificio a est del foro di Nora (Pula, CA), complesso di carattere abitativo e produttivo risalente alla media età imperiale romana. Il dataset, funzionale alla valorizzazione delle strutture conservate on site e offsite mediante una webapp, è stato realizzato da Katatexilux modellando il monumento con il software Blender; il modello è stato infine texturizzato e renderizzato con Autodesk 3ds Max. La ricostruzione ha preso le mosse dai rilievi digitali del monumento, dei frammenti di pittura parietale conservati in crollo e rilevati in laboratorio, dalla planimetria ricostruttiva e dai dati di scavo acquisiti ed elaborati dall'Università di Padova. Il processo ricostruttivo è stato validato mappando le fonti interpretative su immagini 2D equirettangolari della ricostruzione virtuale, definendo campiture cromatiche corrispondenti ai livelli di affidabilità e alle relative fonti. Funzionali alla realizzazione della webapp, sono state prodotte delle maschere semantiche di sintesi relative ai principali elementi ricostruiti e visibili nelle viste equirettangolari prodotte, così come sono state realizzate delle maschere funzionali allo storytelling della ricostruzione.
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DatasetRicostruzione digitale del santuario di Esculapio di NoraRicostruzione digitale del santuario di Eshmun/Esculapio di Nora (Pula, CA), complesso di culto frequentato sin dall'età fenicia e sino alla tarda età romana. Il dataset, funzionale alla valorizzazione delle strutture conservate on site e offsite mediante una webapp, è stato realizzato da Katatexilux modellando il monumento con il software Blender; il modello è stato infine texturizzato e renderizzato con Autodesk 3ds Max. La ricostruzione ha preso le mosse dai rilievi digitali del monumento, dalla planimetria ricostruttiva e dai dati di scavo acquisiti ed elaborati dall'Università di Padova. Il processo ricostruttivo è stato validato mappando le fonti interpretative su immagini 2D equirettangolari della ricostruzione virtuale, definendo campiture cromatiche corrispondenti ai livelli di affidabilità e alle relative fonti. Funzionali alla realizzazione della webapp, sono state prodotte delle maschere semantiche di sintesi relative ai principali elementi ricostruiti e visibili nelle viste equirettangolari prodotte, così come sono state realizzate delle maschere funzionali allo storytelling della ricostruzione.
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DatasetPiante di fase della villa di Sirmione, Grotte di CatulloPiante di fase della villa romana di Sirmione (BS), Grotte di Catullo. In dettaglio il dataset è composto da: due tavole relative a strutture esistenti e ipotesi ricostruttive del Livello Superiore della villa, una tavola dello stato di fatto del Livello Intermedio, una tavola dello stato di fatto del Livello Inferiore e infine due tavole relative una alle fasi tardo antiche e l'altra alle frequentazione alto medievali. Le piante di fase sono state ottenute mediante rielaborazione dei rilievi CAD eseguiti dalla ditta Tracciatori s.a.s. e digitalizzazione dell'ortofoto fornita dal Polo Museale della Lombardia. È stata utilizzata per l'elaborazione e gestione dei dati una piattaforma GIS open Source. Il prodotto finale è stato la generazione di tavole in formato pdf. Il gruppo di lavoro è composto da: dott.ssa Elisa Lerco e dott. Nicola Mancassola.
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DatasetPiante di fase della Villa di Desenzano (BS), loc. Borgo RegioPiante di fase della villa romana di Desenzano (BS), loc. Borgo Regio. Nel complesso il dataset comprende il rilievo generale dell'area archeologica, una tavola del settore A ascrivibile alla metà del IV secolo e una tavola del settore B anch'esso databile alla metà del IV secolo. Le piante di fase sono state ottenute mediante rialaborazioni di rilievi CAD eseguiti da E. Laidelli 2006, proprietà del Polo Museale della Lombardia e digitalizzazione delle ortofoto eseguite nel 2020 dal gruppo di ricerca dell'Università di Verona (dott.ssa Fiammetta Soriano). Per l'elaborazione e gestione dei dati è stata utilizzata una piattaforma GIS open souce, QGIS. Il prodotto finale è stato la generazione di tavole in formato pdf. Gruppo di lavoro: dott. Nicola Mancassola, dott.ssa Elisa Lerco.
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Interactive ResourcePhenome10KWelcome to Phenome10K. This site provides 3D scans – CT and surface – of biological and palaeontological specimens for free download by the academic and educational community. Search and contribute today!
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DatasetMuseo Civico Archeologico di Orte: trapezoforo. Rilievo fotogrammetricoÈ stato eseguito il rilievo fotogrammetrico di un trapezoforo in marmo, proveniente dal porto fluviale di Seripola (VT), attualmente conservato nel Museo Civico Archeologico di Orte. Il trapezoforo, rinvenuto nel settore III del porto fluviale, presenta le sembianza di un grifo, con le zampe e il corpo leonini e le ali di aquila. Il reperto (dimensioni 69x34x17 cm) è mancate della zampa anteriore sinistra, mentre la destra è in parte fratturata. Il dataset è uno strumento utile allo studio, alla progettazione degli interventi di restauro e alla valorizzazione. Il dataset è stato acquisito attraverso una campagna di fotogrammetria con sensori passivi (reflex full frame) e i dati sono stati elaborati con software Structure from Motion (SfM). Le immagini acquisite sono state calibrate e salvate in formato jpg 8 bit al massimo della qualità, utilizzate per l'elaborazione con software SfM. I dati sono conservati in formati aperti: immagini in formato jpg, soluzione fotogrammetrica in xml, nuvola di punti in ply, mesh poligonale con texture in formato obj. Il gruppo di lavoro è composto da Bianca Magliocchetti, Emanuel Demetrescu, Simone Berto ed Eleonora Scopinaro.
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DatasetMuseo Civico Archeologico di Orte: testa di una figura femminile. Rilievo fotogrammetricoÈ stato eseguito il rilievo fotogrammetrico di una testa di una figura femminile in marmo, proveniente dal porto fluviale di Seripola (VT), attualmente conservata nel Museo Civico Archeologico di Orte. La testa, di dimensioni 21x13x8,5 cm, indossa una corona di fiori e foglie tra i capelli e presenta una scriminatura centrale con alcune ciocche ondulate che ricadono lateralmente. Il dataset è uno strumento utile allo studio, alla progettazione degli interventi di restauro e alla valorizzazione. Il dataset è stato acquisito attraverso una campagna di fotogrammetria con sensori passivi (reflex full frame) e i dati sono stati elaborati con il software Structure from Motion (SfM). Le immagini acquisite sono state calibrate e salvate in formato jpg 8 bit al massimo della qualità, utilizzate per l'elaborazione con il software SfM. I dati sono conservati in formati aperti: immagini in formato jpg, soluzione fotogrammetrica in xml, nuvola di punti in ply, mesh poligonale con texture in formato obj. Il gruppo di lavoro è composto da Bianca Magliocchetti, Emanuel Demetrescu, Simone Berto ed Eleonora Scopinaro.
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DatasetMuseo Civico Archeologico di Orte: lastra marmorea con bassorilievo di un rematore. Rilievo fotogrammetricoÈ stato eseguito il rilievo fotogrammetrico di una lastra marmorea, proveniente dal porto fluviale di Seripola (VT), attualmente conservata nel Museo Civico Archeologico di Orte. La lastra presenta un bassorilievo di una figura maschile su un'imbarcazione a remi di modeste dimensioni. Il reperto è diviso in due frammenti, ricongiunti, di dimensioni 49x44x9 cm, e costituisce l'angolo inferiore sinistro della lastra. Il dataset è uno strumento utile allo studio, alla progettazione degli interventi di restauro e alla valorizzazione. Il dataset è stato acquisito attraverso una campagna di fotogrammetria con sensori passivi (reflex full frame) e i dati sono stati elaborati con il software Structure from Motion (SfM). Le immagini acquisite sono state calibrate e salvate in formato jpg 8 bit al massimo della qualità, utilizzate per l'elaborazione con software SfM. I dati sono conservati in formati aperti: immagini in formato jpg, soluzione fotogrammetrica in xml, nuvola di punti in ply, mesh poligonale con texture in formato obj. Il gruppo di lavoro è composto da Bianca Magliocchetti, Emanuel Demetrescu, Simone Berto ed Eleonora Scopinaro.
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DatasetMuseo Civico Archeologico di Orte: frammento di un busto maschile. Rilievo fotogrammetricoÈ stato eseguito il rilievo fotogrammetrico di un frammento di busto in marmo di una figura maschile, proveniente dal porto fluviale di Seripola (VT), attualmente conservato nel Museo Civico Archeologico di Orte. Il frammento, rinvenuto nel settore IV del porto fluviale, rappresenta parte del busto di una scultura marmorea a tutto tondo raffigurante un personaggio maschile giovane. Privo della testa e delle braccia, si interrompe all'inizio dell'addome, le cui dimensioni sono 10,3x13x7 cm. Il dataset è uno strumento utile allo studio, alla progettazione degli interventi di restauro e alla valorizzazione. Il dataset è stato acquisito attraverso una campagna di fotogrammetria con sensori passivi (reflex full frame) e i dati sono stati elaborati con il software Structure from Motion (SfM). Le immagini acquisite sono state calibrate e salvate in formato jpg 8 bit al massimo della qualità, utilizzate per l'elaborazione con software SfM. I dati sono conservati in formati aperti: immagini in formato jpg, soluzione fotogrammetrica in xml, nuvola di punti in ply, mesh poligonale con texture in formato obj. Il gruppo di lavoro è composto da Bianca Magliocchetti, Emanuel Demetrescu, Simone Berto ed Eleonora Scopinaro.
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Interactive ResourceMorphoSourceMorphoSource is a publicly accessible 3D data repository where subject experts, educators, and the general public can find, view, interact with, and download 3D and 2D media representing physical objects important to the world’s natural history, cultural heritage, and scientific collections. Media data are contributed by a community that includes museums, institutions, researchers, scholars, and other subject experts who use MorphoSource to archive data, share findings, and increase scholarly impact. Contributed media represent both biological objects such as fossils and representatives of living species, as well as artifacts and objects created by humans that are critical to our shared cultural heritage. Data users can find media through searching and browsing, and can interact with media directly in the browser through preview tools that support viewing, inspecting, and measuring 3D models, volumetric CT/MRI scans, 2D images, and videos. Data are commonly viewed or downloaded for research or education purposes, but there are many other possible usage examples, such as using data as inspiration for art or for 3D printing replicas of anatomical elements. Institutions or individual data contributors determine how and for what purposes their media may be used.
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Interactive ResourceMorphobankSpecifically, MorphoBank assists scientists building the Tree of Life - the genealogy of all living and extinct species. In this endeavor scientists must collect data on all heritable features - both genotypes (e.g., DNA sequences) and phenotypes (e.g., anatomy, behavior, physiology). MorphoBank is part of the new and growing cyberinfrastructure for phenotypes to house, save and share information on anatomy, physiology, behavior and other features of species
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DatasetModello 3D del Sarcofago degli SposiThe Visual Computing Lab of ISTI-CNR was involved in the setup of the temporary exhibition Il viaggio oltre la vita. Gli Etruschi e l'aldilà tra capolavori e realtà virtuale, focused on the depiction of the afterlife by the Etruscan civilization. The curators of the exhibition asked for a 3D model of the famous "Sarcofago Degli Sposi" (Sarcophagus of the Spouses) from the National Etruscan Museum of Villa Giulia, in Rome; the model should have been good enough for the creation of a presentation video. On-the-field work lasted around one day (plus 2-3 hours for the photos). We used a Minolta Vivid 910 triangulation laser scanner to digitize the shape of the artwork. We took 352 scans, for a total of 3.1 GB of raw data. The scans have been then aligned and merged in a single triangulated surface. The final model, generated at a resolution of 0.5mm was composed of 60 million triangles. The geometry was then color-mapped using the photos taken at the museum. As the intended use for the 3D model was a rendered video, we tested it inside Blender. All the data processing (alignment, cleaning, merging, color mapping) was carried out using MeshLab, an open-source 3D models visualization and processing tool, developed by the Visual Computing Lab ISTI-CNR. The 3D model of the Sarcophagus has been also made available for online browsing. The viewer, accessible from the link on the left, let the user explore the complex object using a simple interface. The viewer has been created using 3DHOP, an open-source tool for the onlione publication of high-resolution 3D models, developed by the Visual Computing Lab ISTI-CNR.
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DatasetMarzabotto, Regio IV, Insula 2, Casa 1. Modello ricostruttivo BIMQuesto dataset contiene il modello ricostruttivo della Casa 1 della R.IV,2 di Marzabotto. Il modello è stato realizzato in BIM, usando la metodologia documentativa delle fonti usate dell'Extended Matrix.
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Interactive ResourceKainua VR. A Virtual Walk in the Ancient TownThe project Kainua VR was presented during Kainua 2017 International conference, on April 19th, 2017. Please select from the Kainua map above the site you wish to explore.
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DatasetIpotesi ricostruttiva per un altare monumentale dal santuario federale degli Etruschi - Fanum Voltumnae, Campo della Fiera, Orvieto (TN)Ipotesi ricostruttiva per un altare monumentale indivduato nel santuario federale degli Etruschi - Fanum Voltumnae, presso il sito archeologico di Campo della Fiera, Orvieto (TN), durante le campagne di scavo archeologico tra il 2021 e il 2023. L'ipotesi è stata presentata come introduzione durante il XXVIII Convegno Internazionale di Studi sulla Storia e l’Archeologia dell’Etruria - Etruria e Magna Grecia svoltosi tra il 15-16 Dicembre 2023. Questo dataset contiene: - modelli 3D realizzati tramite fotogrammetria di componenti lapidei recuperati in fase di scavo; - ipotesi ricostruttiva per un altare monumentale, realizzata tramite Blender. All'interno del dataset le cartelle sono suddivise in: - Altare: una cartella contenente ulteriori cartelle con gli elementi lapidei acquisiti e i relativi .obj texturizzati, con report generato da Agisoft Metashape; - Il modello dell'ipotesi ricostruttiva in formato .obj - Una immagine della ricostruzione renderizzata tramite Blender - La ricostruzione presenta, in rosso, la parte ricostruita sulla base di confronti mentre gli elementi lapidei effettivamente esistenti persentano la loro texture ricavata dal processo fotogrammetrico.
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Interactive ResourceICAR: una banca dati per le scene figurate dell'Italia preromanaLa base Icar raccoglie gli oggetti figurati dell’Italia preromana : etruschi, italici e magnogreci di un periodo compreso fra l’VIII sec. a.C. e il periodo ellenistico.
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Interactive Resource
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Interactive ResourceGuida interattiva di Arzachena Civiltà MillenariaLa guida interattiva di Arzachena Civiltà Millenaria permette all'utente di esplorare interattivamente i siti di interesse storico-archeologico attraverso una visita virtuale libera, da un punto di vista preferenziale, oppure una visita guidata più narrativa che si snoda attraverso micro-racconti, con l'ausilio di pannelli informativi, immagini e audio. Fatti guidare dalle frecce in basso sulla schermata di apertura!
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Interactive Resourcee-archeo 3De-Archeo 3D è un’applicazione interattiva, fruibile da browser, implementata sulla base della piattaforma web Open Source ATON sviluppata dal CNR ISPC. e-Archeo 3D consente la visualizzazione delle 8 aree archeologiche, tramite scenari a 360 gradi interrogabili e popolati da contenuti multimediali di vario genere: video, immagini, modelli 3D di singoli reperti. L’esplorazione dei singoli siti è pensata per essere effettuata in situ, visitando dal vivo l’area archeologica, oppure online, da casa o a scuola. e-Archeo 3D è anche disponibile in una versione più spettacolare e site-specific presso i Musei di Cerveteri e di Marzabotto, limitatamente ai rispettivi itinerari. e-Archeo 3D propone dei livelli di contenuti adatti sia al pubblico generico che al pubblico specialistico. L’applicazione 3D è in italiano e inglese.
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DatasetDigital models of test objects captured by RFSAT Ltd using 3D photogrammetryThis data set contains a number of digital models produced via 3D photogrammetric scanning as part of the SCAN4RECO project, funded by the European Horizon'2020 program. Scanning and processing of models was done with Pix4D Mapper and Autodesk ReMake software from images captured with Canon 5DS camera in 50 Megapixel image resolution. Example objects include Byzantine icons painted on wood, oil paintings on canvas and painted Venetian carnival paper masks. Second version of the data set includes historical icons of Saint DImitrios and Saint Archangel Michael, an icon of Saint Mary painted specially for testing SCAN4RECO technologies, as well as models of an original high-relief sculpture from OPD and of its 3D printed copy (made by Fraunhofer-IGD and hand painted by RFSAT).
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DatasetDigital model of the extra-urban sanctuary of the city of Tusculum (5th phase, > 40 a.C.)Digital model of the extra-urban sanctuary of the city of Tusculum (5th phase, > 40 a.C.). The model describes the current state of the complex from the architectural survey of Quilici L., Quilici Gigli S. (1995) and Francesco De Stefano. It has been made by Autodesk Revit 2020, and simplified in Rhinoceros 4.0. Credits: José María Guerrero Vega (modeling); Antonio Pizzo (archaeological supervision).
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DatasetDesenzano del Garda (BS) - Extended Matrix della Villa RomanaExtended Matrix - Desenzano
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DatasetDesenzano (BS), Villa romana: storytelling e campagna fotografica (e-archeo project)Nell'ambito del progetto e-Archeo, coordinato dalla società ALES e avente come obiettivo la valorizzazione di diversi siti archeologici italiani, l'Università di Verona si è occupata dello studio della Villa Romana di Desenzano e del sito "Grotte di Catullo" di Sirmione, con la guida della prof.ssa Patrizia Basso. Sono state svolte ricerche bibliografiche con l'obiettivo di scrivere una narrazione che accompagnasse la visita virtuale ai due siti. La villa romana di Desenzano (BS), nota per i suoi preziosi mosaici di IV secolo d.C., è l'edificio residenziale meglio conosciuto e conservato dell'Italia settentrionale. Su indicazione del CNR-ISPC, una prima fase ha visto la risposta ad un questionario comprendente diverse domande sui diversi aspetti del sito, da cui trarre le tematiche principali per lo sviluppo della narrazione. Infine, il tutto è stato condensato in un testo preliminare, focalizzato nella narrazione del settore di rappresentanza della villa, che ha rappresentato il punto di partenza per lo sviluppo della visita virtuale, realizzata nella seconda fase del progetto. A ciò si è accompagnata una campagna fotografica all'interno del sito archeologico e del piccolo antiquarium, suddivisa per ambienti. I dati caricati (testi, fotografie) è uno strumento utile allo studio del complesso monumentate, a partire dalla prima fase dell'edificio, nel I secolo a.C., fino al suo abbandono nel V secolo d.C.
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DatasetCollezione di modelli 3D di modellini in scala di monumenti egizianiCollezione di 18 modelli 3D navigabili della collezione di maquettes del Museo Egizio di Torino. Questi artefatti, fabbricati in Egitto nell’Ottocento e arrivati al Museo nel 1823, rappresentano monumenti dell'Egitto e della Nubia: templi, portali e un obelisco. Alcuni di questi monumenti hanno subito uno spostamento a seguito della ‘Campagna Internazionale UNESCO per il salvataggio dei templi della Nubia’ durante gli anni Sessanta.
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DatasetCerveteri. Tomba Campana.Rendering, Storytelling, Back end scientificoRicostruzione virtuale della Tomba Campana nella necropoli di Monte Abatone a Cerveteri, in particolare la camera principale e la camera laterale destra. E' stato incluso anche un potenziale corredo e una simulazione delle deposizioni .Al modello 3D si accompagnano alcuni rendering 360 della tomba attuale (come è) e ricostruita (come era, da due punti di vista all'interno della tomba). Una mappa indica il loro posizionamento in pianta. A ciascun rendering si associano contenuti narrativi riferiti alla vista generale e ad alcuni elementi di approfondimento (identificati da maschere semantiche). Inoltre sui rendering è mappato anche il back end scientifico: il livello di affidabilità della ricostruzione è indicato con colori simbolici (rosso: elementi archeologici documentati in situ; azzurro: elementi soggetti a ricostruzione o restauro virtuale di un risarcimento derivante da evidenza fisica; verde: elementi ricostruiti in mancanza di concrete evidenze attraverso processi comparativi o deduttivi; giallo chiaro: anastilosi tipo 1: riposizionamento di frammenti esistenti ma rimossi o ritrovati in giacitura secondaria e attualmente conservati in altro contesto; giallo scuro: anastilosi tipo 2: ricostruzione o restauro virtuale del frammento riposizionato in anastilosi virtuale). Infine a completamento del back end scientifico ai vari elementi ricostruiti virtualmente sono associate le informazioni relative alle fonti e ai processi interpretatativi che hanno supporttao l'ipotesi ricostruttiva. Il gruppo di lavoro è multidisciplinare ed include istituzioni di ricerca e industrie creative.
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DatasetCerveteri, Tomba dei Rilievi. Dataset ricostruzione virtuale, back-end scientifico, storytellingRicostruzione virtuale della Tomba dei Rilievi nella necropoli della Banditaccia a Cerveteri. E' stato incluso anche un potenziale corredo e una simulazione delle deposizioni .Al modello 3D si accompagnano alcuni rendering 360 della tomba attuale (come è) e ricostruita (come era, da due punti di vista all'interno della tomba.Una mappa indica il loro posizionamento in pianta. A ciascun rendering si associano contenuti narrativi riferiti alla vista generale e ad alcuni elementi di approfondimento (identificati da maschere semantiche). Inoltre sui rendering è mappato anche il back end scientifico: il livello di affidabilità della ricostruzione è indicato con colori simbolici (rosso: elementi archeologici documentati in situ; azzurro: elementi soggetti a ricostruzione o restauro virtuale di un risarcimento derivante da evidenza fisica; verde: elementi ricostruiti in mancanza di concrete evidenze attraverso processi comparativi o deduttivi; giallo chiaro: anastilosi tipo 1: riposizionamento di frammenti esistenti ma rimossi o ritrovati in giacitura secondaria e attualmente conservati in altro contesto; giallo scuro: anastilosi tipo 2: ricostruzione o restauro virtuale del frammento riposizionato in anastilosi virtuale). Infine a completamento del back end scientifico ai vari elementi ricostruiti virtualmente sono associate le informazioni relative alle fonti e ai processi interpretatativi che hanno supporttao l'ipotesi ricostruttiva. Il gruppo di lavoro è multidisciplinare ed include istituzioni di ricerca e industrie creative.
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DatasetCerveteri, Tomba dei Capitelli. Dataset ricostruzione virtuale, back-end scientifico, storytellingRicostruzione virtuale della Tomba dei Capitelli nella necropoli della Banditaccia a Cerveteri, esemplificativa della tomba-casa etrusca. E' stato incluso anche un potenziale corredo e una simulazione delle deposizioni .Al modello 3D si accompagnano alcuni rendering 360 della tomba attuale (come è) e ricostruita (come era, da due punti di vista all'interno della tomba.Una mappa indica il loor posizionamento in pianta. A ciascun rendering si associano contenuti narrativi riferiti alla vista generale e ad alcuni elementi di approfondimento (identificati da maschere semantiche). Inoltre sui rendering è mappato anche il back end scientifico: il livello di affidabilità della ricostruzione è indicato con colori simbolici (rosso: elementi archeologici documentati in situ; azzurro: elementi soggetti a ricostruzione o restauro virtuale di un risarcimento derivante da evidenza fisica; verde: elementi ricostruiti in mancanza di concrete evidenze attraverso processi comparativi o deduttivi; giallo chiaro: anastilosi tipo 1: riposizionamento di frammenti esistenti ma rimossi o ritrovati in giacitura secondaria e attualmente conservati in altro contesto; giallo scuro: anastilosi tipo 2: ricostruzione o restauro virtuale del frammento riposizionato in anastilosi virtuale). Infine a completamento del back end scientifico ai vari elementi ricostruiti virtualmente sono associate le informazioni relative alle fonti e ai processi interpretatativi che hanno supporttao l'ipotesi ricostruttiva. Il gruppo di lavoro è multidisciplinare ed include istituzioni di ricerca e industrie creative.
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DatasetCerveteri, Monte Abatone. Set di riproduzioni fotografiche delle tombe/tumuli, con digitalizzazione dei fotogrammi d'archivioRiproduzioni di archivio, scavi correnti e nuove acquisizioni raccolte negli anni di studi da parte della Cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche (prof. Fernando Gilotta) del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”. Il dataset comprende oltre alle immagini di scavo degli anni 2018 e 2019 (dr. C. Rizzo, dr. V. Carafa), un notevole insieme di fotogrammi digitalizzati delle sequenze di scatti della sonda Minox realizzate durante le prospezioni Lerici svolte nella necropoli di Monte Abatone.
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DatasetCerveteri, Monte Abatone. Cartografia digitale vettoriale georeferenziata del settore di necropoli indagata con scavo archeologico, del pianoroPlanimetrie di fase dell’area di scavo di Monte Abatone-Cerveteri, anni 2018-2019. Nel complesso il dataset comprende il rilievo generale dell'area archeologica su cartografia catastale e Carta Tecnica Regione Lazio 1:5000. Le piante di fase sono state ottenute mediante rielaborazioni di rilievi CAD eseguiti dal dr. C. Rizzo e dagli studenti dell’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli” e digitalizzazione delle ortofoto eseguite nel 2020 dal dr. Luca Lucchetti dell’Università degli Studi della Tuscia. Per l'elaborazione e gestione dei dati è stata utilizzata la versione student di AutoCAD 2020 e utilizzata una piattaforma GIS open souce, QGIS. Nel dataset è presente, in formato pdf, la restituzione in formato vettoriale della planimetria redatta dalla Fondazione Lerici alla fine delle campagne 1957-1962 con la caratterizzazione architettonica degli interni delle camere sepolcrali rielaborate dagli schizzi misurati di E. Zapicchi.
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DatasetCerveteri, e-Archeo Tattile: "La tomba-casa degli Etruschi"Installazione accessibile con TUI (Tangible User Interface) dal titolo “La Tomba-Casa degli Etruschi”, realizzata secondo i principi dell’Universal Design. Destinata alla Sala Mengarelli di Cerveteri, e-Archeo Tattile ha l’obiettivo di coinvolgere il visitatore invitandolo a interagire con alcuni contesti riprodotti tridimensionalmente e materialmente, che servono come tramite per una narrazione audiovisiva su schermo sottotitolata e in lingua dei segni (LIS e IS). I temi proposti nella TUI riguardano la necropoli di Monte Abatone a Cerveteri, con la sua varia tipologia di tombe simili a case. Per la prima volta la necropoli di Monte Abatone viene presentata al pubblico sebbene in forma virtuale. Non è infatti possibile visitarla nella realtà dal momento che lo scavo archeologico, ancora in corso, viene ricoperto ogni anno per motivi di conservazione. Viene qui pubblicato il progetto, le linee guida metodologiche e gli output multimediali. Il gruppo di lavoro è multidisciplinare ed include istituzioni di ricerca, esperti di accessibilità e industrie creative.
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Interactive ResourceCaere Project | Information Retrieval of the excavation diaries: an active Internet applicationAt the beginning of the Caere Project the functionality of the encoding model implemented for the Vigna Parrocchiale excavation diaries was verified by conducting a series of searches of the electronic documents using specific key elements. In order to make the documents querying system more flexible and accurate, an Internet application based on the ASP (Active Server Pages) and VBSCRIPT technology has been implemented.
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DatasetBronze horse head from Herculaneum. Current location: National Archaeological Museum of Naples, inv. n. 1153913D model obtained with photogrammetry techniques.
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Interactive ResourceBanca dati dei materiali archeologici della Villa Romana di CottanelloI materiali archeologici provenienti dagli scavi della villa e suddivisi per categorie, oltre ad essere oggetto di specifiche pubblicazioni scientifiche, vengono presentati in questa sede in formato digitale. Si tratta di una selezione dei materiali ceramici, dei laterizi, dei frammenti di intonaci e mosaici e del repertorio completo delle monete e delle terrecotte architettoniche. Il database permette ricerche per categorie e caratteristiche dei materiali e si propone come strumento di lavoro e di divulgazione dei risultati delle ricerche.
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Interactive ResourceBanca dati degli intonaci della Villa Romana di CottanelloNell'estate del 2015 è stato effettuato il censimento di tutti i dipinti murali ancora conservati in situ sulle pareti degli ambienti della villa. Per ciascun ambiente è stata realizzata una documentazione fotografica generale e di dettaglio. Parallelamente, si è proceduto al rilevamento, in via preliminare mediante il solo esame visivo, delle alterazioni presenti sulle superfici dipinte, classificandone tipologia e distribuzione. Per il censimento degli ambienti e dei relativi frammenti di dipinto murale, unitamente alla valutazione delle forme di alterazione, è stata utilizzata una scheda speditiva di censimento conservativo.
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Interactive ResourceAVES 3DAves 3D is a National Science Foundation funded online database of three-dimensional digital surface models of the various bones that make up the skeleton of birds. Aves 3D aims to provide as wide of a representation of living and extinct bird species as possible, and we are adding new scans to the database on a weekly basis. Scans are generated through non-contact laser surface scanning at the College of the Holy Cross, and onsite at the various institutions whose collections are being scanned for the database, including the Harvard Museum of Comparative Zoology, and the Peabody Museum of Natural History at Yale University.
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Interactive ResourceArCOA Digital ArchiveThe ArCOA digital archive consists of a backend using a relational database for persistence, a browser-based interface for the synchronous recording and manipulation of data by a distributed workgroup, and a REST API service to expose interoperable data that will be queried by the project’s portal. The entire system is based on open-source technology. The conceptual model of the relational database consists of nine entities for the description of the objects, the collections to which they belong, the collectors who formed them, the institutions where they are currently hosted, the sites of origin of the pieces, the archival documents describing them, their images and 3D models, and the related bibliography.
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DatasetApplication of Close-Range SfM Photogrammetry on three bases of Etruscan Bronze Candelabra from Spina NecropolisesApplication of Close-Range SfM Photogrammetry on three bases of Etruscan Bronze Candelabra from Spina Necropolises. This dataset contains the photogrammetry made 3D models of three Etruscan Bronze Candelabra found at Spina, dated to the 4th cent. BC, kept in the Archaeological Museum of Ferrara. The models were made through Agisoft Metashape from previously taken RAW photos, at the National Archaeological Museum of Ferrara, for master thesis purposes. Some minor issues of the meshes were solved using Blender before texturing the models. The folders are divided according to the tombs of provenance of the candelabra (T. 545, T. 1122, T. Unknown) and every folder contain: The OBJ, The texture, An additional folder with the reports generated from Agisoft Metashape.
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DatasetAlba Fucens, via dei Pilastri. Dataset ricostruzione virtuale, back-end scientifico, storytellingRicostruzione virtuale della Via dei Pilastri di Alba Fucens: elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche e rendering per la visita on site e mediante webapp dell'area archeologica. Una mappa 2d posiziona i punti di vista in pianta ai quali si riferiscono le foto e i rendering sferici 360 mostrano come si presenta attualmente l'area archeologica e come era. Il modello 3D ricostruisce la parte di via dei Pilastri adiacente al Macellum, il Foro e Cardo Maximus. Il dataset è stato modellato e texturizzato su 3ds Max tramite modellazione poligonale a partire da materiale di ricerca composito: rilievi cad, riferimenti fotografici, appunti di scavo. Illuminazione, creazione dei materiali e rendering 360° sono stati effettuati su Unreal Engine 5.0. I file 3d rilasciati sono in formato .max e .fbx per interoperabilità. La vista 360 dell'attuale e dell'ipotesi ricostruttiva sono accompagnati da una voice over che fornisce informazioni storiche. Alla ricostruzione sono associati tre audiovisivi (identificati da maschere semantiche): "La Venere di Alba", "Mezzanino" e "La bottega del falegname". Questi contenuti aggiuntivi permettono di approfondire cosa avveniva nelle botteghe. La ricostruzione è supportata dai contributi relativi al backend scientifico che mostrano con colorazioni differenti il livello di affidabilità e le fonti a supporto dell'ipotesi ricostruttiva. Tutti i contenuti di storytelling e scientifici sono in italiano e inglese. Gli speakeraggi sono stati realizzati da attori professionisti e registrati in studio. Referenti scientifici: MiC - Referente per il progetto: Emanuela Ceccaroni; Università degli Studi di Foggia, Dipartimento di Studi Umanistici - Daniela Liberatore, con la collaborazione di Giuliano De Felice, Riccardo Di Cesare, Angelo Valentino Romano. Elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche, rendering: Hubstract Made for Art - Silvia Belleggia, Luigi Vetrani, Emilia Martinelli, Stefano Fiori, Alessandro Stazzonelli, Livia Esposito, Mariacristina Capretti, Filippo Cornacchini
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DatasetAlba Fucens, Portico e Foro. Dataset ricostruzione virtuale, back-end scientifico, storytellingRicostruzione virtuale del Portico e del Foro di Alba Fucens: elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche e rendering per la visita on site e mediante webapp dell'area archeologica. Una mappa 2d posiziona i punti di vista in pianta ai quali si riferiscono le foto e i rendering sferici 360 mostrano come si presenta attualmente l'area archeologica e come era. Il modello 3D ricostruisce il Portico e il Foro sul quale si affaccia. Il dataset è stato modellato e texturizzato su 3ds Max tramite modellazione poligonale a partire da materiale di ricerca composito: rilievi cad, riferimenti fotografici, appunti di scavo. Illuminazione, creazione dei materiali e rendering 360° sono stati effettuati su Unreal Engine 5.0. I file 3d rilasciati sono in formato .max e .fbx per interoperabilità. La vista 360 dell'attuale e dell'ipotesi ricostruttiva sono accompagnati da una voice over che fornisce informazioni storiche. Alla ricostruzione sono associati due audiovisivi (identificati da maschere semantiche): "Il Foro" e "Calendario". Questi contenuti aggiuntivi permettono di approfondire la vista del Foro anche da un altro punto prospettico e la sua funzione, e il calendario dipinto sull’intonaco di un edificio per il quale sono stati ritrovati dei frammenti. La ricostruzione è supportata dai contributi relativi al backend scientifico che mostrano con colorazioni differenti il livello di affidabilità e le fonti a supporto dell'ipotesi ricostruttiva. Tutti i contenuti di storytelling e scientifici sono in italiano e inglese. Gli speakeraggi sono stati realizzati da attori professionisti e registrati in studio. Referenti scientifici: MiC - Referente per il progetto: Emanuela Ceccaroni; Università degli Studi di Foggia, Dipartimento di Studi Umanistici - Daniela Liberatore, con la collaborazione di Giuliano De Felice, Riccardo Di Cesare, Angelo Valentino Romano Elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche, rendering: Hubstract Made for Art - Silvia Belleggia, Luigi Vetrani, Emilia Martinelli, Stefano Fiori, Alessandro Stazzonelli, Livia Esposito, Mariacristina Capretti, Filippo Cornacchini
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DatasetAlba Fucens, Paesaggio e cinta muraria. Dataset ricostruzione virtualeRicostruzione virtuale del paesaggio e della cinta muraria di Alba Fucens: elaborazione modelli 3D e ricostruzioni virtuali per il video introduttivo all'area archeologica a cura della Rai per la visita on site e mediante webapp. Il modello 3D ricostruisce l'area di espansione, la cinta muraria, le strade e le volumetrie di Alba Fucens. Il dataset è stato modellato e texturizzato su 3ds Max tramite modellazione poligonale a partire da materiale di ricerca composito: rilievi cad, riferimenti fotografici, appunti di scavo. Illuminazione, creazione dei materiali e rendering 360° sono stati effettuati su Unreal Engine 5.0. Referenti scientifici: MiC - Referente per il progetto: Emanuela Ceccaroni; Università degli Studi di Foggia, Dipartimento di Studi Umanistici - Daniela Liberatore, con la collaborazione di Giuliano De Felice, Riccardo Di Cesare, Angelo Valentino Romano, Elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche, rendering: Hubstract Made for Art - Silvia Belleggia, Luigi Vetrani, Emilia Martinelli, Stefano Fiori, Alessandro Stazzonelli, Livia Esposito, Mariacristina Capretti, Filippo Cornacchini
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DatasetAlba Fucens, Macellum. Dataset ricostruzione virtuale, back-end scientifico, storytellingRicostruzione virtuale del Macellum di Alba Fucens: elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche e rendering per la visita on site e mediante webapp dell'area archeologica. Una mappa 2d posiziona i punti di vista in pianta ai quali si riferiscono le foto e i rendering sferici 360 mostrano come si presenta attualmente l'area archeologica e come era. Il modello 3D ricostruisce il Macellum nelle sue diverse fasi evolutive. Il dataset è stato modellato e texturizzato su 3ds Max tramite modellazione poligonale a partire da materiale di ricerca composito: rilievi cad, riferimenti fotografici, appunti di scavo. Illuminazione, creazione dei materiali e rendering 360° sono stati effettuati su Unreal Engine 5.0. I file 3d rilasciati sono in formato .max e .fbx per interoperabilità. Gli oggetti di utilizzo e la mensa ponderaria sono modellati e texturizzati tramite fotogrammetria. I modelli 3d degli oggetti e della mensa ponderaria sono completi di texture e rilasciati in formato .max e .fbx. La vista 360 dell'attuale e dell'ipotesi ricostruttiva delle diverse fasi del Macellum sono accompagnati da una voice over che fornisce informazioni storiche. Alla ricostruzione sono associati due audiovisivi (identificati da maschere semantiche): "Il Cuoco" e "Mensa Ponderaria". Questi contenuti aggiuntivi permettono di approfondire la vita del Macellum. La ricostruzione è supportata dai contributi relativi al backend scientifico che mostrano con colorazioni differenti il livello di affidabilità e le fonti a supporto dell'ipotesi ricostruttiva. Tutti i contenuti di storytelling e scientifici sono in italiano e inglese. Gli speakeraggi sono stati realizzati da attori professionisti e registrati in studio. Referenti scientifici: MiC - Referente per il progetto: Emanuela Ceccaroni; Università degli Studi di Foggia, Dipartimento di Studi Umanistici - Daniela Liberatore, con la collaborazione di Giuliano De Felice, Riccardo Di Cesare, Angelo Valentino Romano Elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche, rendering: Hubstract Made for Art - Silvia Belleggia, Luigi Vetrani, Emilia Martinelli, Stefano Fiori, Alessandro Stazzonelli, Livia Esposito, Mariacristina Capretti, Filippo Cornacchini
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DatasetAlba Fucens, Basilica. Dataset ricostruzione virtuale, back-end scientifico, storytellingRicostruzione virtuale della Basilica di Alba Fucens: elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche e rendering per la visita on site e mediante webapp dell'area archeologica. Una mappa 2d posiziona i punti di vista in pianta ai quali si riferiscono le foto e i rendering sferici 360 mostrano come si presenta attualmente l'area archeologica e come era. Il modello 3D ricostruisce l'interno e l'esterno della Basilica. Il dataset è stato modellato e texturizzato su 3ds Max tramite modellazione poligonale a partire da materiale di ricerca composito: rilievi cad, riferimenti fotografici, appunti di scavo. Illuminazione, creazione dei materiali e rendering 360° sono stati effettuati su Unreal Engine 5.0. I file 3d rilasciati sono in formato .max e .fbx per interoperabilità. Il busto di Agrippina è modellato e texturizzato tramite fotogrammetria e il modello 3d è completo di texture e rilasciato in formato .max e .fbx La vista 360 dell'attuale e dell'ipotesi ricostruttiva sono accompagnati da una voice over che fornisce informazioni storiche. Alla ricostruzione è associato l'audiovisivo ""Tribunali e Gallerie" per raccontare cosa vi avveniva. Un altro contributo aggiuntivo è il busto di Agrippina in 3d navigabile nella app con contributo audio che ne racconta le visite ad Alba Fucens. La ricostruzione è supportata dai contributi relativi al backend scientifico che mostrano con colorazioni differenti il livello di affidabilità e le fonti a supporto dell'ipotesi ricostruttiva. Tutti i contenuti di storytelling e scientifici sono in italiano e inglese. Gli speakeraggi sono stati realizzati da attori professionisti e registrati in studio. Referenti scientifici: MiC - Referente per il progetto: Emanuela Ceccaroni; Università degli Studi di Foggia, Dipartimento di Studi Umanistici - Daniela Liberatore, con la collaborazione di Giuliano De Felice, Riccardo Di Cesare, Angelo Valentino Romano Elaborazione modelli 3D, ricostruzioni virtuali, contributi audiovisivi, foto sferiche, rendering: Hubstract Made for Art - Silvia Belleggia, Luigi Vetrani, Emilia Martinelli, Stefano Fiori, Alessandro Stazzonelli, Livia Esposito, Mariacristina Capretti, Filippo Cornacchini
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Dataset3D reconstrutive model of the bronze Nike (Victory) statue, from Punta del Serrone (Brindisi, Italy); Hellenistic period3D reconstrutive model of the bronze Nike (Victory) statue, from Punta del Serrone (Brindisi, Italy); Hellenistic period; current location: Brindisi, Archaeological Museum "F. Ribezzo". Credits: graphic rendering: Fabiola Malinconico, Cultural Heritage Department, University of Salento; 3D Laser Scans: Adriana Bandiera, SIBA- University of Salento; creative modeling: Matteo Toriello, 3D Box Creative Lab; rendering: Giuliano De Felice, Università di Bari; scientific research and design: Katia Mannino, Cultural Heritage Department, University of Salento.
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Dataset3D reconstrutive model of the bronze male statue known as the "Hellenistic Prince" or "Lucius Aemilius Paullus, from Punta del Serrone (Brindisi, Italy); 2nd century BC3D reconstrutive model of the bronze male statue known as the "Hellenistic Prince" or "Lucius Aemilius Paullus, from Punta del Serrone (Brindisi, Italy); 2nd century BC; current location: Brindisi, Archaeological Museum "F. Ribezzo". Credits: graphic rendering: Fabiola Malinconico, Cultural Heritage Department, University of Salento; 3D Laser Scans: Adriana Bandiera, SIBA- University of Salento; creative modeling: Matteo Toriello, 3D Box Creative Lab; rendering: Giuliano De Felice, Università di Bari; scientific research and design: Katia Mannino, Cultural Heritage Department, University of Salento.
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Dataset3D reconstructive model of the bronze statue of the little girl, from Punta del Serrone (Brindisi, Italy); 2nd century AD3D reconstructive model of the bronze statue of the little girl, from Punta del Serrone (Brindisi, Italy); 2nd century AD; current location: Brindisi, Archaeological Museum "F. Ribezzo". Credits: graphic rendering: Fabiola Malinconico, Cultural Heritage Department, University of Salento; 3D Laser Scans: Adriana Bandiera, SIBA- University of Salento; creative modeling: Matteo Toriello, 3D Box Creative Lab; rendering: Giuliano De Felice, Università di Bari; scientific research and design: Katia Mannino, Cultural Heritage Department, University of Salento.
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Dataset3D photorealistic model of pseudo-centuripine vase. Detail of basin (Padova, Marchetti collection, CM7)3D photorealistic model of the centurpine vase. The vase was acquired with a structured light system (Cronos Dual by Open Technologies - Faro rebranded) and processed with Optical RevEng Pro. The vase was acquired using turntable synchronized with the acquisition software, setting with a fixed rotation angle of 32 °. 44 scans were acquired for the vase. Credits: Emanuela Faresin.
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Dataset3D photorealistic model of pseudo-centuripine vase with lid decorated with a female figure (Padova, Marchetti collection, CM7)3D photorealistic model of the centurpine vase. The vase was acquired with a structured light system (Cronos Dual by Open Technologies - Faro rebranded) and processed with Optical RevEng Pro. The vase was acquired using turntable synchronized with the acquisition software, setting with a fixed rotation angle of 32 °. 33 scans were acquired for the lid. Credits: Emanuela Faresin.
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Dataset3D model of the Villa of Castellito (Catania, Sicily) in the construction phase of the second half of the third century AD3D model of the Villa of Castellito (Catania, Sicily) in the construction phase of the second half of the third century AD. The simplified Virtual Model has been conceived as reconstructive proposals for architectural structures and realized by Rhinoceros 7.0, starting from the planimetric drawing and from the limited remains in situ. Credits: Claudia Lamanna (modeling)
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Dataset3D model of the left side of the portal in Corte dei Pali già Testori (Cannaregio 3837, Venice, Italy)Part of the photogrammetric model of the portal in Corte dei Pali già Testori (Cannaregio 3837, Venice, Italy). Photos taken with Canon EOS 100D; topography Leica Disto S910; processing Agisoft Metashape. Credits: Eleonora Delpozzo.
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Dataset3D model of the base of San Vidal bell tower, visible side. Campiello San Vidal (Sestiere San Marco, Venice, Italy)Photogrammetric model of San Vidal bell tower base, visible side. Current location: Campiello San Vidal (Venice, Italy). Photos taken with Canon EOS 100D; topography Leica Disto S910; processing Agisoft Metashape. Credits: Eleonora Delpozzo
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Dataset3D model of red-figure skyphos from tomb 219 in Davanzali necropolisAncona, Museo Archeologico Nazionale delle Marche, inv. 27416: red-figure skyphos from tomb 219 Davanzali, Courtesy of Ministero della Cultura - Direzione Regionale Musei Marche. The 3D model was authored using SfM digital photogrammetric techniques after color calibration and color profile checking for 40 pictures of the item.
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Dataset3D model of Ma’agan Michael shipThis detailed 3D model of the Ma’agan Michael ship was inspired on what we know from the archaeological record. There are two scholarly reconstructions of this hull. We based our model on the Jay Rosloff set of lines mainly for aesthetic reasons. Even though Henry Winters and Yaacov Kahanov produced a second set of lines, later and with more data, we decided to develop our model from Jay Rosloff’s drawings because they look more in tune with the iconography available for vessels of this period. There are several versions available in different formats.
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Dataset3D model of Kyrenia ShipThis detailed 3D model of a late Classical ship was inspired of what we know from the archaeological record. There are several versions of this reconstructed vessel, available in different formats. The present model was developed based on J. Richard Steffy's drawings, with kind permission of Susan Katzev.
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Dataset3D model of Athenian Trireme warshipThis is a detailed 3D model of a Classical boat loosely based on the Athenian Trireme Olympias, inspired on what we know from the archaeological record. It was developed combining several sources on this subject, mainly geometric plans and other drawings published by Morrison, J.; Coates J. and Rankov, N. More (2000, Cambridge University Press, 319 pages). Details can be found in the download page and the metadata of the files.
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Dataset3D model of amphora Kamares style (Middle Minoan period, 1950-1700 BC), from the Palace of Phaistos (Crete)3D model of amphora Kamares style (Middle Minoan period, 1950-1700 b.C.), from the Palace of Phaistos (Crete) (inv. F347); current location: Archaeological Museum of Herakleion (inv. HM10551). The simplified Virtual Model has been conceived for gaming and realized by Rhinoceros 7.0, starting from the rotation of a 2D profile of the amphora and adding the nautilus and double spiral decoration vectorialized from a photograph of the original. Credits: Graziana D’Agostino (modeling); Francesca Buscemi, Marianna Figuera (archaeological supervision).
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Dataset3D model of a pendant shaped like an oinochoe before restoration (VI sec. BC)3D model of a pendant shaped like an oinochoe before restoration (inv. T27 C.V.71); current location Archaeological Museum of Ascoli Piceno (Marche, Italy). The lowpoly virtual model has been generated from a highpoly version realized by Agisoft Metashape. The geometry was processed in Meshlab, texture baking (diffuse and normal maps) was carried out in Blender.
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Dataset3D model of a pendant shaped like an oinochoe after restoration (VI sec. BC)3D model of a pendant shaped like an oinochoe after restoration (inv. T27 C.V.71); current location Archaeological Museum of Ascoli Piceno (Marche, Italy). The lowpoly virtual model has been generated from a highpoly version realized by Agisoft Metashape. The geometry was processed in Meshlab, texture baking (diffuse and normal maps) was carried out in Blender.
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Interactive Resource#Segniarcheologia. Guida interattiva alla città (webapp)La guida interattiva #SegniArcheologia presenta 6 aree di interesse dislocate nel centro storico di Segni e lungo il tratto delle mura della città: Area del Foro, Area del Museo, Area di Via Lauri, Area dell' Acropoli, Area di Porta Saracena, Area del Ninfeo. Ogni area di interessa presenta svariati panorami 360° da esplorare interattivamente su pc o mobile.