engGeoarchaeology and environmental heritage studies
Description
engAddresses the relationship between heritage sites and their environmental context. Includes stratigraphic and paleoenvironmental analyses, geomorphology, and soil studies.
Questo webGIS è stato concepito per permettere all'utente di accedere ai contenuti dell'Archivio Disegni esplorando la pianta del parco archeologico. L'elenco degli edifici i cui disegni sono presenti nell'archivio, sulla sinistra della pagina, si aggiorna in base alla porzione di mappa visualizzata. Nella casella di ricerca è possibile inserire il nome di un luogo specifico o di una tipologia (ad esempio 'mitreo') per filtrare i risultati.
During the summers of 2016 and 2017, a series of Unoccupied Aircraft System (UAS, aka drone) missions were flown over the Vulci plateau, an archaeological relevant site near Rome, Italy. The city of Vulci played a prominent role in Italian history and remains a pivotal piece in understanding the physical and social changes that occurred for both Etruscan and Roman cultures between ~9th century BCE and the ~4th century CE. Given the temporal and financial costs of conducting traditional archaeological excavation on a city-wide scale, remote sensing provides a practical and effective method of collecting data that can give archaeologists a crucial perspective on the remains that lie beneath the surface. The UAS flights were conducted using fixed wing drones equipped with optical (RGB), red edge (RE) and near infrared (NIR) sensors. The present dataset provides raw geolocated images and processed geospatial products (orthomosaics, digital elevation models, and reflectance maps) for both survey years and all sensors. These data products are supplemented with information on individual flight dates, areal coverages, image processing workflows, and associated details on spatial accuracy and resolution. These data will expand the potential for new discoveries in this location through direct access to high quality geospatial information.
This dataset contains a set of UAV orthophotos acquired from September 2020 to April 2023. For technical reasons the dataset was divided into 4 subsections, to be viewed together in GIS. The pictures were acquired to map soil marks. Every picture of the dataset cointains its metadata. The photos were acquired with a Mavic Air 2 and processed with the software Agisoft Metashape to generate the orthophotos. The georeferencing was made in ArcgisPro thanks to ground control points.
Il WebGIS SITAR consente agli utenti di visualizzare su mappa, interrogare ed acquisire i dati relativi a migliaia di indagini archeologiche condotte dalla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio sul territorio del Comune di Roma. Apposite funzionalità consentono di personalizzare i livelli cartografici, ricercare e filtrare singole indagini e/o ritrovamenti, esplorarne i contenuti, effettuare misurazioni di aree e distanze, scaricare liberamente con licenza CC-BY-SA 4.0 i dati in vari formati aperti vettoriali (JSON, KML, SHP), raster (GEOTIFF, SVG) e testuali (geojson, csv), e stampare tavole in vari formati. Per garantire agli utenti una navigazione più dinamica del webGIS sono stati pensati nuovi strumenti di partecipazione attiva e di personalizzazione della navigazione: il booklet è lo strumento che permette di creare le proprie librerie personalizzate con i dataset a cui si è maggiormente interessati; la request for change, invece, consente di aprire un dialogo con l’amministrazione diventando soggetti attivi e avendo la possibilità di suggerire eventuali modifiche dei dataset o segnalare novità inedite. Poiché la piattaforma deve garantire la correttezza dei dati di una Amministrazione Pubblica, prima della loro pubblicazione i dati saranno validati sia dall’Ufficio SITAR che dai Funzionari competenti. Inoltre, grazie all’interazione con le principali piattaforme social, è possibile condividere i contenuti SITAR attraverso vari canali (Facebook, Twitter, LinkedIn).
Una piattaforma online di catalogazione, gestione e studio del patrimonio del Parco Archeologico di Paestum e Velia.
HERA è un sistema digitale condiviso che permette di esaminare e gestire i reperti, i documenti e le immagini di tutto il patrimonio archeologico del Parco. Consente anche di incrociare le banche dati in modo efficiente e scalabile. È rivolto a tutti, sia professionisti che appassionati, ed è consultabile in tempo reale anche a migliaia di chilometri di distanza da un qualsiasi dispositivo con accesso a internet.
In questa mappa sono consultabili i principali vincoli e provvedimenti amministrativi riguardanti il territorio compreso nel Parco Archeologico di Ostia Antica. Attraverso il menu a destra sarà possibile attivare o disattivare i singoli layer. Vincoli Archeologici mostra sulla mappa le aree sottoposte a vincolo con decreto del ministero. Cliccando su ciascuna area sarà possibile visualizzare in formato pdf il relativo decreto di vincolo. PTPR comprende tutti i layer della tavola B del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale del Lazio. Anche in questo caso cliccando sui singoli layer verranno visualizzate le informazioni relative all'oggetto selezionato con rimando alla normativa di riferimento. Sono state poi inserite, in formato raster, sia le tavole del Piano Regolatore Generale di Roma e di Fiumicino che alcune planimetrie storiche degli scavi di Ostia Antica.
Il dataset contiene, in una serie di elaborati vettoriali georeferenziati, le planimetrie dell'area archeologica di Egnazia: planimetrie delle tre fasi principali di strutturazione della città (età messapica, romana e tardoantica), a cui si è prestata attenzione nel progetto di ricostruzione virtuale per visualizzare in maniera efficace la trasformazione del paesaggio urbano; planimetrie delle tre fasi con indicazioni delle diverse aree funzionali. Questi elaborati sono aggiornati con tutte le evidenze documentate nell'ambito del progetto di ricerca condotto dall'Università degli Studi di Bari dal 2001, anche sulla base della banca dati della piattaforma GIS di scavo. Il rilievo, svolto nell'ambito del cantiere didattico, è coordinato da Marco Campese, in collaborazione con Alessandra Vivacqua e Silvio Kudlicka. Le piante di fase sono state elaborate da Silvio Kudlicka.
Realizzazione del progetto relativo all'attività di stage e alla stesura della tesi del Master di II livello in: Digital Earth e Smart Governance, strategie e strumenti Gis per la gestione dei beni territoriali e culturali.
L'obiettivo del lavoro è di rendere noti e fruibili i beni all'interno del parco archeologico di .
Ricerca, raccolta, sistemazione e analisii di tutti i dati presenti incrementati attraverso attraverso sistemazioni tabellari, foto 360 e modellazione 3D.
This dataset contains the scene "Marzabotto 3D", the GIS base necessary to view together all the BIM reconstructive models of the ancient etruscan buildings.
The scene contains the DTM of the etruscan town and its general plan.
The scene was made with ArcGIS Pro.
Il dataset contiene il modello digitale del terreno (DTM) della città antica di Kainua-Marzabotto. Il modello, di cui si forniscono sia il risultato finale che gli step intermedi, costituisce il punto di riferimento iniziale per il processo di ricostruzione della città etrusca di Marzabotto.
Il webGIS di MAPPA è lo strumento di cartografia digitale per pubblicare liberamente sul web i dati archeologici, geologici e geomorfologici prodotti. Attraverso una serie di implementazioni il webGIS mette a disposizione di tutti i tematismi di interesse scientifico e pubblico relativi alla cartografia archeologica, alla cartografia del potenziale archeologico e alla cartografia geomorfologica.
Il webGIS di MAPPA è uno strumento dinamico, liberamente consultabile, sempre aggiornato, che permette l’interrogazione in tempo reale dei dati e la loro analisi. Consente di creare nuove informazioni ed è quindi un potente strumento di conoscenza.
Il webGIS di MAPPA si rivolge agli enti di governo del territorio, agli enti preposti alla tutela, ai professionisti, ai ricercatori, agli appassionati e alla società civile nel suo insieme, senza distinzioni o priorità.
Partendo dagli strumenti sviluppati nei progetti MAPPA e ArchAIDE, MAGOH ha sviluppato una piattaforma web-based, che integri:
1. un database relazionale di archiviazione e gestione dei dati archeologici;
2. un sistema webGIS per l’acquisizione, la geolocalizzazione vettoriale, l’analisi spaziale dei ritrovamenti archeologici, per la loro visualizzazione e accessibilità;
3. la preservazione a lungo termine dei dati archeologici e la loro disseminazione come open data tramite il repository MOD (MAPPA Open Data archive) all’interno della Digital Library del Dip. di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa.
Il Geoportale Nazionale per l'Archeologia (GNA) costituisce il punto di raccolta e condivisione online dei dati esito delle indagini archeologiche condotte sul territorio italiano. Obiettivo primario del progetto è la creazione di una carta archeologica dinamica del territorio nazionale, facilmente implementabile nel tempo, di accesso libero e di facile consultazione, aperta al riuso e all'integrazione da parte di tutti gli utenti.
La sua struttura modulare consente la visualizzazione su mappa e la consultazione dei dati provenienti da una pluralità di fonti informative georeferenziate, ognuna con le proprie specificità.
This Jupyter Notebook contains the analyses carried out for the article ‘DEFINING SOUTHERN ETRURIA FINAL BRONZE AGE SETTLEMENT MODELS USING AN INTEGRATED GIS AND MACHINE LEARNING APPROACH’. The file includes the commented procedure, with the definition of the parameters used, and numerous references to the methods used in the form of hyperlinks to the official documentation of the module used
Il webgis è una mappa interattiva che permette all’utente di visualizzare, interrogare e scaricare le informazioni presenti nel sistema relativi ai dati archeologici della città di Ancona. I dati sono sia di tipo puntuale sia di tipo planimetrico e sono suddivisi su base cronologica in diversi layers informativi.
In modalità puntuale è possibile accedere alla scheda del sito, ottenere informazioni di tipo generico (indirizzo, orari di apertura), la datazione, la descrizione e accedere ai contenuti estesi come la descrizione tecnica, l’archivio documenti, foto e disegni relativi al sito.
In modalità planimetrica è possibile interrogare i singoli elementi costitutivi (murature, pavimenti, strade, condutture etc..) i quali sono evidenziati attraverso pattern grafici differenti, anche in funzione del loro status di conservazione (esistente/ipotizzato).
I dati possono essere scaricati dagli utenti, in base al loro livello di accesso al sistema in formati raster e vettoriali aperti (Json, KML, SHP, Geotiff, CSV, Geojson). L’utente ha la possibilità di stampare tavole tematiche relative ai layers di interesse che sono stati selezionati nella mappa, effettura misurazioni e ricerche.
I dati sono sia di tipo puntuale sia di tipo planimetrico e sono suddivisi su base cronologica in diversi layers informativi.
In modalità puntuale è possibile accedere alla scheda del sito, ottenere informazioni di tipo generico (indirizzo, orari di apertura), la datazione, la descrizione e accedere ai contenuti estesi come la descrizione tecnica, l’archivio documenti, foto e disegni relativi al sito.
In modalità planimetrica è possibile interrogare i singoli elementi costitutivi (murature, pavimenti, strade, condutture etc..) i quali sono evidenziati attraverso pattern grafici differenti, anche in funzione del loro status di conservazione (esistente/ipotizzato).
I dati possono essere scaricati dagli utenti, in base al loro livello di accesso al sistema in formati raster e vettoriali aperti (Json, KML, SHP, Geotiff, CSV, Geojson). L’utente ha la possibilità di stampare tavole tematiche relative ai layers di interesse che sono stati selezionati nella mappa, effettura misurazioni e ricerche.
la piattaforma CAMIS GEODATABASE dove sono state caricate e si possono visualizzare ed interrogare le schede semplificate della schedatura del progetto CAMIS
In Emilia-Romagna, il Segretariato Regionale e le Soprintendenze territorialmente competenti hanno sviluppato, a partire dal 2019, un Geodatabase dei siti oggetto di interventi e/o ritrovamenti archeologici (ArcheoDB) che viene aggiornato in tempo reale ed è pienamente interoperabile con il Geoportale Nazionale per l’Archeologia (GNA). Oggi questo strumento è adottato per la raccolta sistematica dei dati archeologici sul territorio regionale. Le Soprintendenze sono costantemente impegnate, con il proprio personale e le risorse dedicate al progetto, nel recupero e perfezionamento dei dati d’archivio, messi a disposizione di professionisti, imprese e ricercatori, ad esempio per la redazione delle Valutazioni Preventive dell’Impatto Archeologico.
La mappatura delle evidenze archeologiche rappresenta l’azione preliminare per la comprensione del popolamento.
Il progetto ha previsto una prima raccolta di tutte le informazioni disponibili per l’elaborazione di un GIS correlato di tabelle attribuiti dedicate ai siti e ai campioni delle analisi archeometriche.
Per questo scopo sono stati consultati gli archivi storici del territorio (Archivio Topografico del Museo Civico Archeologico di Bologna; Archivio Topografico e Storico presso la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara), integrati con la documentazione edita negli anni.
Il cuore del progetto APENNINESCAPE è un database georeferenziato che integra dati archeologici, geomorfologici e ambientali. Realizzato con tecnologie open-source, il database raccoglie informazioni su siti, risorse naturali e percorsi storici, offrendo una piattaforma unica per l'analisi e la condivisione.
Grazie a strumenti GIS avanzati, il database supporta modelli predittivi per identificare nuovi insediamenti e tracciare antiche rotte transappenniniche. Accessibile a diversi livelli, dai ricercatori agli stakeholder locali, rappresenta uno strumento fondamentale per valorizzare il patrimonio territoriale e promuovere la conoscenza del passato.