I residui nella stratificazione urbana. Metodi di quantificazione e implicazioni per l'interpretazione delle sequenze : un caso di studio dalle pendici settentrionali del Palatino
- Title
- I residui nella stratificazione urbana. Metodi di quantificazione e implicazioni per l'interpretazione delle sequenze : un caso di studio dalle pendici settentrionali del Palatino
- Creator(s)
- Terrenato, Nicola
- Ricci, Giovanni
- Editor(s)
- Guidobaldi, Federico
- Pavolini, Carlo
- Pergola, Philippe
- Barbini, Palmira Barbini
- Date
- 1998
- Is Part Of
- I materiali residui nello scavo archeologico. Testi preliminari e Atti della tavola rotonda
- Pages
- 89-104
- Language
- ita
- Rights
- free
- Short Title
- I residui nella stratificazione urbana. Metodi di quantificazione e implicazioni per l'interpretazione delle sequenze
- Abstract
- Il lavoro prende le mosse da una rassegna del tema dei residui nella stratificazione urbana. Originariamente considerati solo un elemento di disturbo nell'analisi della stratificazione, i residui sono stati considerati, in recenti studi, come una fonte di informazione utile sia agli studi ceramologici che per l'interpretazione delle sequenze stratigrafiche. La residualità è stata ad esempio impiegata per studiare i livelli di approvvigionamento ceramico ο per ipotizzare la presenza di depositi scomparsi. Sono in ogni caso indispensabili metodi di quantificazione, che vanno dalla semplice proporzione fra materiali residui e materiali in fase al calcolo di curve di residualità. Un metodo basato sulle medie ponderate viene qui proposto per una più precisa definizione della composizione cronologica dei contesti ceramici nel loro complesso. Sulla base di queste elaborazioni appare possibile l'uso della residualità per meglio caratterizzare il modo di formazione delle unità stratigrafiche. Confrontando curve cumulative di residualità è infatti possibile distinguere quei depositi la cui matrice è in larga parte proveniente da strati precedenti ridepositati (come le fosse) rispetto a quelli costituiti da sedimenti depositati per la prima volta (come i piani di vita). Un caso di studio tratto dallo scavo alle pendici settentrionali del Palatino illustra chiaramente le potenzialità di un tale approccio.
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